Costo della vita, queste le città più care fotografate dal Codacons. Ecco la fotografia scattata dal Codacons sui dati del ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Codacons ha fotografato quali sono le città italiane con il costo della vita più alto: la città di Aosta richiede l’esborso di oltre 570 euro per l’acquisto di beni e di servizi, segue Milano e Bolzano. Tra i capoluoghi più economici troviamo Napoli con 360 euro, segue Palermo e Catanzaro.

Costo della vita, queste le città più care fotografate dal Codacons

Codacons ha esaminato i dati forniti dall’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Secondo l’analisi Aosta è la città italiana che nel corso dell’anno registra i prezzi più alti per beni e servizi. Il capoluogo valdostano richiede una spesa media pari a oltre 570 euro per l’acquisto di prodotti e servizi di largo consumo. Nell’analisi sul costo della vita nelle città, il Coordinamento delle associazioni per la difesa, dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ha preso in esame i listini dei generi di largo consumo come beni alimentari, carne e ortofrutta. Nel conteggio sono incluse le tariffe dei servizi.

Considerando l’intero paniere, al secondo posto nella classifica delle città si piazza la città milanese con una spesa di 565 euro. Terza posizione per Bolzano con oltre 564 euro. Tenendo in considerazione il dato sulla spesa alimentare, il capoluogo dell’Alto Adige si attesta sul podio. Per acquistare un paniere di 28 prodotti di largo consumo, lo scontrino medio a Bolzano vale quasi 210 euro. Fanno seguito Trieste e Milano con lo scontrino medio pari a 206 e 203 euro rispetto alla media nazionale pari a 187 euro. Il carrello della spesa è più economico nella città di Catanzaro dove per l’acquisto è necessario esborsare oltre 155 euro.

Costo della vita: i servizi più onerosi

Tornando al dato sui prezzi di beni e di servizi, l’analisi del Codacons fotografa la città partenopea risulti la città con il costo della vita più basso: oltre 360 euro sull’intero paniere. Segue Palermo con una spesa media di 393 euro. Nel comparare tra la città più onerosa e quella più economica, ad Aosta la vita ha un costo medio pari a 58 punti percentuali in più della città partenopea. Ad Aosta per un’otturazione si spendono circa 180 euro contro una media nazionale di 120 euro. Il servizio di autolavaggio ha un costo medio pari 18 euro a fronte di un prezzo di 13 euro.

Più onerosa è la toelettatura per i cani: 39 euro contro una media nazionale di 30 euro. Pescara è la città dove la pasta è più onerosa: 2,5 euro al kg, mentre il dato più economico si registra a Palermo (1,3 euro al kg). Dall’analisi del Codacons emerge che Bologna risulta la città con il costo maggiore per la carne bovina venduta in media a 24 euro al kg. Il capoluogo è più caro per una messa in piega dal parrucchiere: il prezzo medio del servizio è pari a 22 euro.

Nel capoluogo pugliese il tonno in scatola ha un costo pari a 17 euro al chilogrammo, mentre il caffè è più conveniente (9 euro al chilo). A Venezia il costo per una toilettatura per i cani è pari a 45 euro, nel capoluogo toscano il servizio di lavaggio autovettura ha un costo pari a 8 euro contro la media nazionale pari a 13 euro. Acquistare un panino costa di più a Milano, circa 6 euro contro la media nazionale di 3,60 euro.

Costo della vita: la crescita dei prezzi

Alla fine dello scorso anno il Codacons con l’UNC ha stilato una classifica basata sull’incremento del costo della vita per l’inflazione. In un anno condizionato da un’impennata dei prezzi, le città di Genova e Brindisi sono quelle che hanno conosciuto l’aumento maggiore con un tasso medio del 7 percento contro la media nazionale del 6 percento.