Che fine ha fatto Mario Moretti? L’ex brigatista si trova tuttora in carcere, seppur in regime di semilibertà, per l’assassinio di Aldo Moro, avvenuto il 9 maggio del 1978.
Già noto alle forze dell’ordine per la sua attività nel mondo delle Brigate Rosse, Mario Moretti venne arrestato nell’aprile del 1981 dopo un periodo di oltre 9 anni di latitanza.
Non collaborò mai con le autorità e per anni non diede alcun elemento utile per incriminarlo formalmente per le sue azioni delittuose.
Nel 1988 accettò un’intervista da parte delle giornaliste Rossana Rossanda e Carla Mosca per la realizzazione di un libro-inchiesta. Il testo, dal titolo “Brigate rosse: una storia italiana” venne pubblicato solo nel 1994. Nel libro si confermavano di fatto alcuni nuovi dettagli già evidenziati nelle indagini sul sequestro Moro.
Dal libro si evinse infine, che fosse stato lui stesso l’esecutore materiale dell’omicidio del Presidente della Democrazia Cristiana.
I processi a suo carico terminarono con la condanna a sei ergastoli per tutti i reati commessi, sia direttamente che in qualità di consigliere delle Brigate Rosse.
Dove si trova oggi? E quali sono le condizioni del regime di semilibertà che gli è stato concesso?
Che fine ha fatto Mario Moretti: dove vive e dove è detenuto
Oggi Mario Moretti si trova a Brescia. In precedenza ha vissuto per decenni nel carcere di Opera alle porte di Milano, ma nel dicembre del 2021 gli è stato concesso il trasferimento nel penitenziario di Verziano. Luogo dove tutt’oggi sta scontando la sua pena a regime di semilibertà. Il carcere in provincia di Brescia possiede infatti un reparto dedicato ai detenuti semiliberi adatto alla fragilità di una persona in età avanzata.
Già dal 1997, l’ex brigatista ha potuto usufruire di una serie di permessi, prima a Milano e ora a Brescia che gli hanno consentito di vivere al di fuori del carcere per brevissimi periodi. Moretti di fatto ora ha l’obbligo di rientrare in carcere dalle ore 22 alle ore 7 del mattino successivo e per il fine settimana.
Il regime di semilibertà gli ha però permesso, su autorizzazione del tribunale di Sorveglianza, di porre il domicilio in un alloggio non molto distante da Brescia, nel quale vive quando è fuori dal penitenziario.
Tuttora presta servizio di volontariato, due pomeriggi alla settimana, come assistente d’ufficio presso una RSA locale. Ha il divieto di entrare in contatto con i degenti della struttura.
Già in passato aveva svolto tale mansione a Milano, poco dopo l’inizio delle concessioni di semilibertà, anche in questo senza percepire alcuno stipendio.
Età, moglie e figlia
Mario Moretti è nato il 16 gennaio del 1946 a Porto San Giorgio, oggi in provincia di Fermo ma all’epoca appartenente a quella di Ascoli – Piceno. Oggi ha dunque 78 anni.
Circa la sua infanzia e adolescenza appaiono informazioni contrastanti. Mario Moretti aveva pubblicamente riferito come la famiglia fosse di umili origini e che spesso avessero difficoltà a sostenere un’alimentazione completa. A suo dire, l’ideologia comunista sarebbe nata in questa fase, alimentata dalla generale insoddisfazione della classe operaia locale.
Secondo un’altra ricostruzione, però, tale versione non rispecchierebbe la realtà e sarebbe stata proferita solo per contestualizzare il suo ingresso nelle Brigate Rosse. La famiglia di Mario Moretti apparteneva alla piccola borghesia, in quanto il padre era attivo nel commercio di bestiame e la madre era un’insegnante di musica.
L’arresto e la condanna a scontare sei ergastoli non ha impedito all’ex brigatista di intraprendere una relazione sentimentale.
Durante il periodo di detenzione al penitenziario di Opera, Mario Moretti conosce una giornalista, di cui tuttavia non viene mai rivelato il nome. Non molto tempo dopo i due decideranno di sposarsi. Dalla loro unione è nata anche una figlia Caterina Moretti, che oggi ha 28 anni.