Nati agli inizi del secolo scorso come evoluzione dei metodi di addestramento dei soldati, i gruppi sportivi militari italiani sono diventati oggi una straordinaria fonte di successi e conquiste nel panorama sportivo nazionale e internazionale. Attualmente, in Italia esistono otto gruppi sportivi militari che, nel tempo, hanno sviluppato un sistema di organizzazione e preparazione d’eccellenza ammirato in tutto il mondo. Il Consiglio Internazionale dello Sport Militare (CISM), a cui aderiscono 139 nazioni, riconosce il valore di questo sistema. In Europa, i gruppi sportivi militari sono particolarmente forti in Germania, Francia, Austria e nei paesi dell’Est, mentre a livello globale, la loro influenza si estende anche in Cina e Russia, con l’Oceania che non è rappresentata nel CISM.

Perché gli atleti olimpici sono militari?

Fino ai primi anni 2000, i gruppi sportivi militari erano essenziali per il supporto economico degli atleti, ma oggi sono diventati centri tecnici di alto livello dove si allenano sia squadre nazionali che di club. Inoltre, sono attivi anche in progetti di promozione sportiva nelle scuole, con le Fiamme Gialle che sono state pionieri in questo campo, scoprendo talenti che successivamente hanno conquistato medaglie olimpiche. Questi gruppi promuovono anche attività giovanili strutturate.

Esempi di tali iniziative includono la sezione giovanile ‘Gaetano Simoni’ delle Fiamme Gialle, così come quelle dei Carabinieri e delle Fiamme Oro. Inoltre, le società militari hanno integrato anche atleti paralimpici, tra cui Monica Contrafatto, caporal maggiore capo, che, dopo aver subito l’amputazione della gamba destra in Afghanistan, ha ottenuto numerosi riconoscimenti ai Mondiali e alle Paralimpiadi.

I gruppi sportivi militari offrono un notevole supporto al Coni e alle federazioni nell’organizzazione di eventi sportivi, sia per competizioni assolute che giovanili. I Campionati italiani sono particolarmente importanti per queste società, poiché gli atleti rappresentano il loro gruppo o corpo. Nel caso dell’atletica leggera, la rivalità tra le Fiamme Gialle, Fiamme Azzurre, Fiamme Oro e Carabinieri era sempre intensa durante i Campionati societari, con le Fiamme Gialle che hanno conquistato 18 scudetti maschili.

Carabinieri

Il 90% degli atleti più celebri della storia sportiva italiana ha militato nei gruppi sportivi militari. Tra di essi spicca Alberto Tomba, lo sciatore leggendario che, dopo i suoi trionfi olimpici, è stato promosso al grado di maresciallo dei Carabinieri, anche se successivamente si è congedato. Altro grande nome è Raimondo D’Inzeo, campione olimpico (Roma 1960) e mondiale di equitazione, che faceva parte dell’Arma. Armin Zoeggeler, il celebre slittinista che ha conquistato sei medaglie olimpiche, è stato luogotenente dei Carabinieri. Fin dagli anni ’70, i più grandi atleti dello slittino italiano, come Walter Plaikner, erano membri dei Carabinieri.

Finanzieri

Anche i gruppi sportivi della Guardia di Finanza hanno avuto un ruolo importante in diversi sport, sia estivi che invernali. Tra i nomi illustri delle Fiamme Gialle ci sono Isolde Kostner, una delle prime donne ad entrare nel corpo, Domenico Fioravanti, il primo nuotatore italiano a vincere un oro olimpico (Sydney 2000), Giuseppe Gibilisco, campione mondiale di salto con l’asta, Tania Cagnotto, prima donna a conquistare medaglie olimpiche e mondiali nei tuffi, e Arianna Fontana, star dello short track (Cagnotto e Fontana sono ora in congedo).

Poliziotti

Nel gruppo delle Fiamme Oro, che ha visto tra i suoi membri Livio Berruti, oro olimpico nei 200 metri a Roma ’60, il nuotatore Carlo Pedersoli (meglio noto come Bud Spencer) e il motociclista Loris Capirossi, si distinguono il campione olimpico dei 100 metri Marcell Jacobs e Valentina Vezzali, pluricampionessa del fioretto e già ministro dello Sport. Inoltre, il gruppo sportivo della Polizia di Stato vanta schermitrici come Bebe Vio ed Elisa Di Francisca, il pattinatore Enrico Fabris, trionfatore alle Olimpiadi di Torino 2006 nella pista lunga, e gli ori olimpici di Tokyo 2020 Gianmarco Tamberi (alto, precedentemente nelle Fiamme Gialle) e Massimo Stano. Altri atleti di rilievo sono Federico Pellegrino nello sci nordico e Sofia Raffaeli nella ginnastica.

L’Esercito e le altre armi

Il Centro Sportivo Esercito, istituito poco prima delle Olimpiadi di Roma del 1960, comprende una varietà di sport, inclusi quelli non olimpici come il paracadutismo e il winter triathlon. Tra i campioni dell’Esercito ci sono Marco Albarello, plurimedagliato nello sci nordico, Marta Bassino nella sci alpino, Diana Bacosi, medagliata olimpica del tiro a volo, Michela Moioli, oro olimpico nello snowboard, e Fabio Basile, oro nel judo.

Le Fiamme Azzurre e le Fiamme Rosse

Le Fiamme Azzurre hanno avuto numerosi atleti di successo in ciclismo, atletica leggera, sport sul ghiaccio, come Carolina Kostner, e nello sciabolo con Aldo Montano. Tra le Fiamme Rosse, il più rappresentativo è stato senza dubbio Jury Chechi, plurimedagliato olimpico nella ginnastica.