Truffa falsi invalidi: cosa si rischia? Proliferano i casi di falsi invalidi e di persone affette da gravi patologie per percepire gli assegni Inps. È un reato.
Con l’addio definitivo al Reddito di Cittadinanza e con l’introduzione di nuove misure di inclusione sociale, è aumentato il numero di persone truffaldine che fingono di essere invalidi e affette da gravi patologie proprio per percepire gli assegni e gli aiuti dallo Stato. Si tratta di un reato punito con la reclusione e con la pena pecuniaria. Ecco cosa si rischia.
Truffa falsi invalidi: un fenomeno sempre più diffuso
In Italia è sempre più diffuso il fenomeno dei falsi invalidi, ovvero di persone che senza averne alcun diritto fingono di essere affetti da gravi malattie invalidanti al fine ultimo di percepire assegni assistenziali e previdenziali dall’Inps. Queste persone truffaldine possono contare sulla collaborazione di medici che sono disposti a sottoscrivere certificati medici fasulli.
Presunti claudicanti, falsi invalidi, presunti ciechi, persone che fanno finta di utilizzare il deambulatore per spostarsi e finti malati terminali percepiscono assegni ed aiuti dallo Stato pur continuando ad avere una vita normale, a scapito di chi realmente ne avrebbe bisogno. Cosa dice la normativa sui falsi invalidi?
Che cosa si rischia? Chi dichiara informazioni mendaci per ottenere somme non spettanti commette il reato di truffa aggravata nei confronti delle casse dello Stato. Si rischia di restituire somme indebitamente percepite e fino a sette anni di reclusione. Dietro un falso invalido si nasconde un medico truffaldino e pronto a firmare una certificazione medica fasulla. Anche i medici corrotti rischiano grosso, persino la radiazione dall’albo.
Truffa falsi invalidi: cosa si rischia?
Coloro che si spacciano falsi invalidi per vedersi erogata la pensione di invalidità o altri aiuti da parte dello Stato o agevolazioni fiscali commettono una vera e propria truffa, ovvero il reato di indebita percezione di erogazioni. Chi dichiara il falso tramite documenti fasulli trova applicazione la condanna per reato di indebita percezione di erogazioni a danno delle casse dello Stato (articolo 640 Codice Penale). Sono condannati ed accusati di reato di indebita percezione di erogazioni a danno delle casse statali tutti coloro che sono in possesso di documenti fasulli di vario tipo al fine ultimo di beneficiare di risorse pubbliche.
Tutti coloro che si dichiarano falsi invalidi rischiano la reclusione da un minimo di 2 anni fino a 7 anni. Alla misura detentiva si aggiunge la restituzione delle somme percepite indebitamente. La truffa dei falsi invalidi non si commette da soli, ma dietro ai falsi invalidi dilaga il fenomeno dei medici corrotti, che appongono la firma su documenti falsi. Il medico truffaldino sottoscrive un certificato medico in cui dichiara che il paziente è affetto da una malattia invalidante.
Senza certificato sottoscritto dal medico non è possibile percepire la pensione dall’INPS. Il medico che dichiara informazioni mendaci è complice della truffa ai danni delle casse statali, oltre a violare gli obblighi deontologici della professione medica. I medici corrotti rischiano l’applicazione di un’ammenda da 400 a 1.600 euro, la radiazione dall’albo ed il licenziamento per giusta causa, nel caso in cui siano dipendenti pubblici. Anche il medico corrotto dovrà risarcire le somme allo Stato.
Invalidi civili: i requisiti necessari per ottenere la pensione
Chi voglia presentare e percepire la pensione di invalidità civile dovrà rispettare determinati requisiti. La normativa vigente considera invalidi civili tutti i non udenti, i non vedenti e tutti coloro che sono affetti da minorazioni congenite cui viene accertata una % di invalidità superiore ai 33 punti percentuali con conseguente riduzione della capacità di lavorare.
Gli over 65 ed i minori di 18 anni sono considerati invalidi nel caso in cui abbiano difficoltà nell’espletamento quotidiano di compiti routinari e di altre funzioni peculiari alla variabile anagrafica. Chi è in possesso dei requisiti necessari può presentare l’istanza per richiedere la pensione di invalidità.