Il Parlamento della Turchia vuole approvare un disegno di legge definito ‘anti-randagi’. La futura norma prevede che vengano chiusi in appositi centri almeno quattro milioni di cani che vivono per le strade delle città. Dopo una prima revisione, la legge prevede la soppressione di cani aggressivi, pericolosi e affetti da malattie. Per altri esemplari sarà disposta la sterilizzazione o la castrazione.

Il disegno di legge, nato in risposta alle aggressioni da parte di animali randagi nei confronti di alcuni cittadini, è stato contestato ancora una volta oggi 28 luglio 2024 dagli ambientalisti e da parte dell’opposizione. Nelle principali città turche sono stati allestiti nell’ultimo mese sit-in per il ritiro della legge. Gran parte dell’opinione pubblica si dice contraria al decreto voluto dal governo Erdogan che di tutta risposta tira in ballo il tema della sicurezza.

Cos’è la legge anti-randagi in Turchia?

La proposta di legge è stata approvata da una Commissione ed è giunta oggi in Parlamento tra il rumore di tantissime manifestazioni nelle principali piazze della Turchia. A nulla sono bastate le modifiche fatte al disegno di legge, le proteste proseguiranno – spiegano gli ambientalisti – fino al ritiro della proposta.

Alcuni sit-in sono stati organizzati a Istanbul ed altri nella capitale Ankara. I gruppi animalisti hanno anche incontrato alcuni membri del principale partito di opposizione, il Chp che è intenzionato a ‘cavalcare’ la battaglia vedendoci la possibilità di fare uno sgambetto al presidente Erdogan. Qualcuno dei membri del partito repubblicano ha invitato il governo a dichiarare guerra a “delinquenti, stupratori e immigrati invece che ai cani“. Anche l’opinione pubblica rema contro Erdogan questa volta: sui social i cittadini turchi ritengono inappropriata la proposta di legge e ne chiedono il ritiro.

La risposta di Erdogan e i dati allarmanti sugli attacchi dei randagi

Il governo ha ribadito ai manifestanti che esiste un problema inerente alla sicurezza dei cittadini, spesso attaccati da cani randagi. Negli ultimi mesi gli attacchi ai danni di minori sono aumentati, il caso più eclatante è quello di un bambino morto dopo aver contratto la rabbia.

In tutto 65 persone sono morte in seguito ad attacchi dal 2022 a oggi. Negli ultimi 5 anni sono più di 3500 gli incidenti stradali causati da cani randagi. Per l’Oms c’è un alto rischio di contrarre la rabbia in Turchia a causa della presenza nelle strade di animali senza padrone che potrebbero attaccare in qualsiasi momento.

I cittadini hanno contestato il fatto che gli animali malati una volta catturati sarebbero stati sottoposti ad eutanasia secondo la prima versione della proposta. La Commissione incaricata di rivedere la legge ha cambiato pesantemente il testo cercando di eliminare riferimenti all’abbattimento degli animali infetti. Prima di essere rivista, la legge prevedeva la cattura dei cani che sarebbero poi stati chiusi in strutture per essere adottati. Superati i 30 giorni, gli animali sarebbero stati soppressi.

In Italia, invece, gli animali domestici dotati di chip sono 14 milioni mentre i randagi sono circa due milioni. Una stima che non preoccupa per ora e non porta a ragionare a politiche simili a quella che il Parlamento turco discuterà prossimamente.