Scontri tra No Tav e forze dell’ordine nel corso del pomeriggio di sabato 27 luglio 2024 a Chiomonte in provincia di Torino: perché i manifestanti protestano? Sono state lanciate diverse bombe carta in un cantiere della località piemontese. Negli scontri sarebbe rimasto ferito un agente.

Scontri a Chiomonte, perché i No Tav protestano?

Alcuni manifestanti appartenenti al movimento No Tav hanno deciso di dare vita ad una protesta in provincia di Torino, a Chiomonte. Hanno preso d’assedio un cantiere nella Val di Susa. Prima hanno lanciato fuochi d’artificio e poi bombe carta contro le forze dell’ordine intervenute sul posto.

La polizia ha risposto aprendo gli idranti sulla folla e usando gas lacrimogeni. Così si è aperto il teatro degli scontri il 27 luglio 2024. Ma perché i No Tav protestano? La manifestazione al cantiere di San Didero è nata per dimostrare la propria contrarietà alla realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Per i No Tav questa line ferroviaria rappresenta uno spreco di denaro pubblico ed è un grave danno all’ambiente e al territorio.

Ferito agente di polizia negli scontri a Chiomonte

Negli scontri in Val di Susa, a Chiomonte – dove già nel 2023 c’era stata una protesta dei No Tav – secondo le prime ricostruzioni, un agente è rimasto ferito. I manifestanti avrebbero causato disagi alla viabilità e al traffico locale, bloccando l’autostrada del Frejus, che è stata chiusa nel tratto tra Susa e Bardonecchia. Le persone che hanno dato vita alla protesta, riprese dalle telecamere di sorveglianza locale, erano vestite tutte di nero e hanno scavalcato la recinzione della Tav.

Ministro Piantedosi: “Solidarietà agli agenti aggrediti”

Dopo gli scontri tra No Tav e la polizia in provincia di Torino, arrivano le parole di solidarietà agli agenti feriti da parte del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha commentato:

“La mia solidarietà agli operatori delle Forze dell’ordine aggrediti in Val di Susa e il mio apprezzamento per l’importante lavoro che svolgono a tutela dell’infrastruttura ferroviaria e della sicurezza dei lavoratori impegnati presso il cantiere. Va condannata con fermezza ogni forma di violenza. L’espressione del dissenso non può mai diventare occasione per attaccare le nostre forze di polizia”.