Il video del colloquio in carcere dei genitori di Filippo Turetta, il reo confesso dell’omicidio di Giulia Cecchettin, saranno al centro di una interrogazione parlamentare. E’ stato giusto diffonderli sui mass media? Se l’è chiesto il senatore e capogruppo di Forza Italia in Commissione Giustizia Pierantonio Zanettin. Ora, attende una risposta dal ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Giulia Cecchettin: il colloquio in carcere dei genitori con Filippo Turetta è stato giusto diffonderlo sui media?
Oggi, 27 luglio 2024, ha fatto scalpore il contenuto del colloquio intercorso in carcere lo scorso dicembre tra i genitori e Filippo Turetta, reo confesso del femminicidio che ha stroncato la vita a Giulia Cecchettin l’11 novembre 2023. Ma è stato giusto e, soprattutto, lecito renderlo pubblico sui media? Il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin se lo vorrà sentir dire ufficialmente dal ministro della giustizia Carlo Nordio. E’ a lui che in Parlamento rivolgerà una interrogazione sul caso:
“Prima il tabloid ‘Giallo’ e poi i principali quotidiani hanno pubblicato le intercettazioni e le immagini di un incontro tra Filippo Turetta e i suoi genitori avvenuto il 3 dicembre dello scorso anno. Si tratta di materiale che fa parte del fascicolo del processo che si celebrerà davanti alla Corte di Assise di Venezia il prossimo 23 settembre. Ma quanto accaduto fa sorgere una serie di domande che credo meritino una risposta: per quali esigenze investigative sono stati intercettati i colloqui tra i genitori e Filippo Turetta, che è reo confesso? Chi ha diffuso le intercettazioni e le foto?”
Il senatore Zanettin: “Solo voyeurismo su sentimenti di umanità familiare”
Stando al capogruppo di Forza Italia in Commissione Giustizia, il senatore Zanettin, “è evidente che quel materiale non ha alcuna rilevanza processuale”:
“Si tratta solo di voyeurismo su sentimenti di umanità familiare. Per questo ho presentato un’interrogazione al Ministro della Giustizia: per sapere se intenda assumere iniziative ispettive e verificare, così, possibili violazioni di legge”
Cosa dice la riforma Nordio sulle intercettazioni
In una recente intervista che il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha dato al Corriere della Sera, ha ricordato:
“La mia riforma non incide sull’efficacia delle intercettazioni. Si limita a tutelare dignità e privacy del terzo. nelle riforme future, saranno conciliate le esigenze investigative con il diritto al segreto delle comunicazioni sancito in Costituzione come bene primario”