Incentivi sugli investimenti della Transizione 5.0 delle imprese, quando arriva il nuovo decreto 2024? Le aziende sono in attesa della pubblicazione e dell’entrata in vigore del provvedimento per poter presentare la domanda con la quale richiedere i contributi a fondo perduto e i bonus sugli investimenti effettuati in macchinari, attrezzature, impianti, opere murare e beni immateriali.

Ebbene, il decreto ha subito un’accelerata nelle ultime ore con l’approdo alla Corte dei conti, per il relativo controllo atteso nel giro di una settimana. Gli ultimi passaggi che si sono registrati prima dell’invio del provvedimento ai giudici fiscali, sono state le firme dei ministri delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), Adolfo Urso, e dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.

Il provvedimento registrerà l’assegnazione di risorse alle imprese per un totale di 6,23 miliardi di euro, dei quali 1.039,50 milioni di euro per l’anno 2024, 3.118,5 milioni per il prossimo anno e 415,8 milioni per ognuno degli anni dal 2026 al 2030.

Incentivi Transizione 5.0, ecco a che punto è e quando esce il nuovo decreto 2024

A che punto è il provvedimento per gli incentivi della Transizione 5.0 delle imprese e da quando si potranno presentare le domande di richiesta di bonus e contributi? Dopo la firma dei ministri delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), Adolfo Urso, e dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, il provvedimento è approdato alla Corte dei conti che dovrebbe dare il definitivo via libera nel giro di una settimana.

Una volta espletato il controllo dei giudici fiscali – e dalla pubblicazione del provvedimento sul portale del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) – ci saranno 10 giorni di tempo a disposizione affinché lo stesso dicastero emani un ulteriore decreto grazie al quale saranno fissati i termini a decorrere dai quali le aziende potranno attivare la procedura di richiesta.

Qual è l’importo del bonus assicurato dal Transizione 5.0?

Si ricorda che le imprese potranno agevolare i propri investimenti con gli incentivi della Transizione 5.0 con progetti che dovranno garantire il risparmio energetico. Il massimo dei contributi a fondo perduto che si potrà ottenere dalla misura – con un mix di spese ammissibili e obiettivi centrati di efficientamento energetico – è fissato al 45 per cento, su un costo massimo degli investimenti stabilito in 50 milioni di euro.

Le imprese che potranno presentare domanda degli incentivi sugli investimenti sono tutte quelle residenti sul territorio italiano (a prescindere dalla dimensione o dal numero dei dipendenti, dalla forma giuridica, dal settore, dal regime fiscale o di determinazione del reddito di impresa), e le organizzazioni stabili di soggetti non residenti.

Come richiedere gli incentivi al Gestore dei servizi energetici (Gse)?

Tra le informazioni che sono trapelate finora sugli incentivi della Transizione 5.0, si fa presente che i documenti richiesti dovranno essere trasmessi mediante la piattaforma telematica che verrà gestita dal Gestore dei servizi energetici (Gse).

Gli amministratori delegati e i loro delegati potranno accedere alla piattaforma del Gse mediante le credenziali digitali Spid e utilizzare i modelli che saranno messi a disposizione per presentare la pratica.

L’accesso a tali modelli avverrà entro 5 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento del quale si attende l’uscita.

Cosa fare quando arriva il nuovo decreto della Transizione 5.0?

Il decreto del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e dell’Economia e delle Finanze (Mef) è atteso dunque all’uscita nel mese di agosto, probabilmente prima di Ferragosto.

La road map per l’invio delle domande da parte delle imprese dovrà, quindi, tener conto dell’ulteriore decreto del Mimit che fissi le condizioni e i termini per inviare la domanda.

Domanda incentivi imprese, nella richiesta i beni ‘prenotati’ dal 1° gennaio 2024

Le aziende potranno presentare richiesta dei contributi a fondo perduto della Transizione 5.0 per i progetti avviati a decorrere dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2025, giorno in cui dovrà avvenire il completamento degli stessi. Attenzione al giorno di partenza degli investimenti. Infatti, la data del 1° gennaio 2024 – retroattiva rispetto alla domanda – dovrà corrisponde a quella nel quale l’impresa abbia preso il primo impegno giuridicamente vincolante nei confronti del fornitori. Tale impegno si concretizza nell’ordinare e nel prenotare i beni oggetto di investimento nella Transizione 5.0.