Parafrasando l’Ultimo tango, il film del 1972 con Marlon Brando e Maria Schneider, si potrebbe parlare di Ultima cena a Parigi. Quella rappresentata all’apertura delle Olimpiadi 2024 con drug queen e artisti queer al posto di Gesù e i suoi dodici apostoli come dall’iconica immagine di Leonardo da Vinci sta facendo discutere molto: è davvero un’offesa ai cristiani come ha sostenuto il leader della Lega Matteo Salvini? Daniela Lourdes Falanga, transessuale, attivista per i diritti lgbtq+, componente della segreteria nazionale Arcigay, raggiunta da Tag24.it, spiega perché, in realtà, il segretario del Carroccio non dovrebbe dolersi di nulla.
Olimpiadi Parigi 2024, l’Ultima cena queer è stata un’offesa? Cosa ne pensa Daniela Falanga
Daniela Falanga, attivista transessuale per i diritti lgbtq+: la rappresentazione dell’Ultima cena nel corso della cerimonia di apertura di Parigi 2024 è stata davvero un’offesa per miliardi di cristiani come sostiene Salvini & compagnia bella?
R “Assolutamente no”.
D Non è un oltraggio?
R “Salvini si sente offeso tutte le volte che qualcuno da lui ritenuto diverso fa qualcosa che, secondo lui, intacca la ‘tradizione'”.
D Fa l’offeso.
R “Lui può anche offendersi. Ma non può generalizzare”.
D E’ l’uomo della buon costume.
R “Lui, quando parla anche a nomi degli altri, in realtà, strumentalizza le cose. Non facendo altro che rilevare un disagio culturale ogni volta che parla”.
D Vorrebbe che esistesse solo la sua realtà?
R “Vorrebbe uniformare il modo di vivere di tutti”.
D Come lo vorrebbe?
R “Binario, esclusivo e negazionista: tutto ciò che non è conforme a lui non può esistere”.
D Tornando all’Ultima cena di Parigi: lei è credente?
R “Lo ero, non lo sono più. Ma ho grande rispetto per chi continua ad esserlo”.
D Salvini si professa ancora tale e si è offeso. Anche se l’Ultima cena, per sua stessa ammissione del 2019, pur essendo di Milano, non l’ha mai vista dal vivo.
R “Non mi meraviglia: spesso parla di cose senza saperne niente, per sentito dire, strumentalizzando e creando odio sociale”.
D Leonardo da Vinci, tra l’altro, era omosessuale.
R “Per alcuni era trans. Io l’ho sempre immaginato come la Monna Lisa”.
Falanga: “Importante il messaggio di inclusione della cerimonia di apertura delle Olimpiadi. Sport e arte possono tanto”
D Libertà, uguaglianza, fratellanza (e sorellanza): le sono piaciuti i messaggi della cerimonia di apertura delle Olimpiadi?
R “Molto. Lo sport ha un impatto fortissimo su tante persone. In questo caso, poi, lo sport e l’arte assieme hanno dato dei messaggi inclusivi”.
D L’ultima frontiera è quella di far gareggiare anche atleti transessuali?
R “La questione è già stata dibattuta anche in termini scientifici. E si è capito che la biologia non può essere a capo di tutto”.
D Quindi?
R “Credo che un uomo trans possa gareggiare con le donne e che una donna trans possa gareggiare con gli uomini: hanno le loro stesse capacità”.