Chi è l’ex colonnello Giovanni Fuochi? L’ex colonnello dell’aeronautica ha scatenato l’indignazione del web con il suo post inneggiante al nazismo.
Giovanni Fuochi ha infatti deciso di indossare l’alta uniforme ufficiale delle SS naziste, con tanto di fascia rossa e svastica nera sul braccio, e fotografarsi per poi diffondere l’immagine sul suo profilo Facebook.
Come se non fosse abbastanza terribile, l’ex colonnello ha accompagnato la fotografia con una didascalia altrettanto sconvolgente: “Sinistrorsi vi aspetto”.
Una vera e propria minaccia che non è passata inosservata.
Il post è balzato subito all’attenzione degli utenti della piattaforma e in poco tempo si sono moltiplicati i commenti di sdegno e rabbia per un gesto tanto spregevole.
Dopo alcune ore il post è stato rimosso. Non si sa per volere dello stesso autore o per decisione del personale di controllo di Facebook.
L’immagine però ha iniziato comunque a circolare sul web ed è arrivata anche alle principali testate di informazione.
L’ex colonnello Giovanni Fuochi non si è scusato dell’accaduto ma anzi ha mostrato ancor più orgoglio nel gesto.
In risposta agli utenti che avevano commentato il post, si è infatti vantato di possedere una vasta collezione di uniformi militari oltre agli stivali originali e una pistola Luger L8 che completano la divisa nazista delle SS. Ha poi rincarato la dose.
Sempre in risposta ad un commento, ha infatti espresso la volontà di eliminare fisicamente gli appartenenti alla comunità LGBT.
Si è poi definito orgogliosamente fascista e ha attaccato anche chiunque si professa democratico, perché, a detta sua, sarebbe ancor più intollerante.
L’ex colonnello Giovanni Fuochi ha poi spiegato che la diffusione di una sua fotografia in divisa SS aveva l’intento di smuovere l’opinione pubblica e dare una scossa a quelle menti addormentate.
Chi è l’ex colonnello Giovanni Fuochi: età e carriera
Giovanni Fuochi è nato a Piacenza il 7 febbraio del 1959 e tuttora risiede nella sua città natale.
Oggi è in pensione e da alcune foto condivise sui social network appare evidente una nostalgia per il periodo di attività.
Giovanni Fuochi era infatti un colonnello dell’Aeronautica militare, in cui era entrato a prestare servizio nel 1982.
Già un anno dopo il suo ingresso nel corpo militare, aveva ricevuto l’incarico di controllo del traffico aereo al terzo stormo mentre nel 1986 era all’interno della segreteria di comando della Scuola di guerra aerea.
Nel 1996 Giovanni Fuochi era diventato ufficiale addetto al generale comandante della prima regione Aerea. Due anni più tardi, e fino al 2001 era stato assegnato alla base di San Damiano, in provincia di Piacenza, dove aveva coordinato le missioni dei Tornado in partenza per la Jugoslavia.
Nel passato di Giovanni Fuochi non troviamo solo attività militari. L’ex colonnello aveva infatti tentato di entrare nell’amministrazione comunale della sua città natale. Si era infatti candidato alle elezioni amministrative del 2022 all’interno di una lista civica indipendente che vedeva però l’appoggio di Fratelli d’Italia.
Alla fine del primo turno di votazioni aveva raccolto 41 preferenze.
Moglie e figli
Giovanni Fuochi è da poco rimasto vedovo. L’amata moglie Giovanna è scomparsa a causa di una terribile malattia alla fine del 2023, lasciando un vuoto incolmabile nella sua vita.
Non mancano infatti i tanti riferimenti alla donna nei suoi post sui social. La coppia aveva avuto una figlia, Alice, oggi 30enne.
L’ex colonnello non è nuovo a uscite di incitamento al fascismo e aizzamento dell’odio.
Alcuni post sui social network criticavano l’obbligo per il vaccino per il Covid-19 o, peggio ancora, alludevano alla violenza estrema contro gli sbarchi di clandestini sulle coste italiane.
Un’altra immagine postata raffigura il dittatore Iosif Stalin per lanciare il messaggio che quel periodo di comunismo ha mietuto più vittime delle azioni di Adolf Hitler.
Il contenuto più recente pubblicato sulla sua pagina Instagram è stato preso d’assalto da tantissimi utenti che hanno condannato aspramente il gesto di farsi fotografare in divisa nazista.