Un dramma della miseria cui sono ridotte le periferie amate da Pier Paolo Pasolini, abbandonate al degrado più assoluto e ultimo rifugio per chi viene escluso o respinto dalla società. Oggi, 26 luglio 2024, questo dramma ha trovato la sua inevitabile conclusione in via Casilina Vecchia, a Roma, nella zona del Mandrione, sottoposta a un’operazione di sgombero.
Obiettivo alcune palazzine occupate da circa una trentina di extracomunitari, che fino a oggi vivevano in condizioni di totale degrado in quelle sistemazioni di fortuna.
Sgombero di tre palazzine occupate sulla Casilina Vecchia, una “realtà critica”
Anni di abbandono e di incuria hanno reso una zona solo cinquant’anni fa tanto cara all’intellettuale e regista friulano, un luogo di degrado e di disperazione. Una realtà divenuta “critica“ come riferiscono gli operatori sul posto, impegnati nello sgombero.
Sono circa trenta gli extracomunitari che erano accampati dentro le tre palazzine abbandonate che sono state oggetto dell’intervento. Sono provenienti da Senegal e Niger e, al momento, non è noto se siano o meno in possesso di permesso di soggiorno, cosa che verrà stabilita nei controlli che saranno eseguiti in un secondo momento.
Una realtà difficile, come molte altre analoghe nella Capitale. È di appena un mese fa un blitz simile compiuto all’ex Hotel Cinecittà, diventato luogo di ritrovo per criminali sudamericani. E, a maggio, lo stesso era avvenuto alle ex officine Romanazzi a Tor Cervara.
Il blitz di oggi, 26 luglio 2024, anche a via Latino Silvio, nei pressi della stazione Prenestina
Gli operanti sul posto non segnalano criticità o problemi al momento dello sgombero, né a via Casilina né in via Latino Silvio, altra area interessata dal blitz.
Quest’ultima è una zona situata nei pressi della stazione Prenestina, snodo periferico della Capitale. Qui, alcuni locali abbandonati erano stati occupati da cinque famiglie, che oggi vengono allontanate.
Sul posto è presente anche la Sala Operativa Sociale del comune di Roma che avrà il compito di provvedere alla nuova allocazione.