Dopo quasi tre anni di attesa, +Europa, Radicali Italiani e l’associazione Luca Coscioni possono esultare. Oggi 25 luglio 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM che prevede l’attivazione della piattaforma digitale dedicata alla raccolta delle firme per i referendum.

Ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di vederla all’opera, ma il segretario di +Europa Riccardo Magi è soddisfatto per diversi motivi, dall’ampliamento dei diritti politici dei cittadini alla possibilità di indire altri referendum (non solo quello contro l’autonomia).

Piattaforma utile anche per il campo largo? Magi nicchia ma ricorda: “E’ dai referendum che i cittadini capiscono cosa vogliamo fare nel concreto“.

La piattaforma digitale per la raccolta firme dei referendum al via, la soddisfazione di Magi: “Ma il ritardo del governo è stato vergognoso”

La raccolta delle firme per i referendum contro l’autonomia differenziata è partita da qualche giorno ed oggi 25 luglio 2024 avrà a disposizione un altro strumento: la piattaforma digitale per la raccolta delle firme, il cui utilizzo sarà gratuito.

Il Ministero della Giustizia ha reso noto che in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) che spiega quali enti e come funzionerà la piattaforma. Ottenuto l’avallo del Garante per la protezione dei dati personali, sarà possibile per i promotori dei referendum abrogativi o costituzionali organizzare tutte le fasi del processo di raccolta delle firme dei sostenitori in formato digitale.

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha indicato che questa piattaforma sarà un importante passo in avanti per incentivare la partecipazione attiva, informata e consapevole dei cittadini e delle cittadine italiane, tramite processi chiari e al contempo sicuri (la nuova piattaforma infatti sarà integrata con il sistema dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), che verificherà la validità delle firme).

Il segretario di +Europa Riccardo Magi non può fare a meno di essere contento della cosa, considerato che dal 2022 spinge per l’introduzione di questo nuovo strumento, aiutato dai Radicali Italiani e dall’associazione Luca Coscioni.

Naturalmente la messa a terra di questo nuovo progetto da parte del legislatore non è stato subito chiarita e Magi non manca di ricordarlo, bacchettando il governo:

Ora dobbiamo vedere come funzionerà perché il governo come sempre, da cattiva abitudine, non ha condiviso nulla. Quindi vediamo esattamente come funzionerà, se avrà tutte tutte le funzionalità e la operatività ma comunque è una notizia importante: utilizziamola per la democrazia e per lo stato di diritto a partire dal Referendum sull’autonomia differenziata e sulla legge elettorale Rosatellum e contiamo di poterla utilizzare da subito per altre iniziative referendarie imminenti.

C’è qui tutto l’interesse, da parte di Magi e degli altri promotori, a sfruttare questo strumento anche come piattaforma per aiutare le altre forze d’opposizione, che si ritrovano fra le mani un mezzo potenzialmente capace di accelerare i lavori di preparazione dei referendum.

Magi preferisce concentrarsi sul quadro generale piuttosto sullo schema delle alleanze del “campo largo”:

Non si capisce perché questo strumento non dovesse essere utilizzato anche per la democrazia e per l’esercizio dei diritti politici. Con un nostro emendamento nel 2021 è diventata realtà questa piattaforma, anzi è diventata legge e la legge prevedeva l’entrata in vigore a gennaio del 2022. Facciamo in modo che questo campo di cui tutti ci chiedete quanto è largo sia innanzitutto un campo referendario, perché attraverso i referendum i cittadini capiscono che cosa si vuole fare.

Hallissey, segretario nazionale Radicali Italiani: “Grazie al lavoro di Magi si amplia la partecipazione democratica dei cittadini”

La giornata finisce anche con le dichiarazioni del segretario nazionale dei Radicali Italiani, Matteo Hallisey, soddisfatto della piega che hanno preso gli eventi. Era dal 2022 che si parlava di una piattaforma per la raccolta delle firme digitali e dopo 2 anni sembrano esserci le basi concrete per avviare questo nuovo spazio.

Con i tempi consoni alla burocrazia e alla politica italiane, cioè molto lenti, si potrà dare ampia possibilità a chi non può (per diversi motivi) raggiungere i luoghi dove si attivano la raccolta firme, fatte salve le necessità di sicurezza e validità del voto. Come afferma lo stesso Hallisey:

Con un vergognoso ritardo, arriva finalmente la piattaforma per la raccolta firme digitale in forma gratuita. Un ritardo che ha costretto milioni di cittadini a pagare per esercitare un proprio diritto o, in alternativa, i comitati promotori dei referendum a spendere cifre astronomiche per poter proporre ai cittadini i propri quesiti online.

Chiediamo con insistenza l’attivazione della piattaforma, e ci auguriamo che sia immediatamente operativa, poiché è un dovere delle istituzioni garantire lo stato di diritto e promuovere la piena partecipazione ai processi decisionali democratici di cittadini e cittadine.