Cos’è sex roulette? Si tratta di una sfida che riguarda il sesso, nata sui social e portata avanti da ragazzine tra i 14 e i 16 anni. Una pericolosa ed agghiacciante challenge dove le protagoniste scelgono di fare sesso non protetto con tanti partner e l’obiettivo è quello di non restare incinta.

Un trend a dir poco preoccupante, che raggiunge il suo culmine di assurdità con la pubblicazione del test di gravidanza positivo, qualora la ragazza “perda la sfida”, restando appunto incinta. E’ una moda nata intorno al 2016 con altre modalità a Belgrado, che a macchia d’olio si è espansa in Europa e poi anche negli Stati Uniti, legate alla contrazione o alla possibilità di “scampare” da virus sessualmente trasmissibili.

Oggi è purtroppo tornata in voga e spopola nel dark web. In Italia sono stati riscontrati dei casi allarmanti a Brescia, Bergamo, Cremona, Mantova e Napoli. Per capire le radici del fenomeno e l’impatto sulla società, con una riflessione sui giovani e il loro rapporto con la sessualità, Tag24 ha deciso di approfondire il tema grazie al parere di due esperti, due sessuologi: la dottoressa Maria Tinto e il dottor Emmanuele Angelo Francesco Jannini.

Cos’ è sex roulette: la sfida delle ragazzine che spopola nel dark web

Che il dark web nasconda oscenità e materiale ampiamente discutibile non è una novità: in tutto quello che si può trovare navigando su internet spunta una sfida che salta all’occhio. Si tratta di sex roulette, cos’è? E’ una challenge che coinvolge ragazzine per lo più minorenni – con una fascia di età compresa tra i 14 e i 16 anni – che in festini a tema sesso, hanno rapporti non protetti con partner (amici, conoscenti o sconosciuti poco importa), nella “speranza” di non rimanere incinta. Il fenomeno ha preso piede in modo particolare su Telegram, nelle chat di Whatsapp e su Tiktok.

Una paura legata al fatto di perdere la sfida: la gravidanza segna il game over e si paga pegno pubblicando il test positivo sui social. Sembra uno scherzo da brividi, ma non lo è. Un fenomeno assurdo, che sconvolge e fa riflettere sulla gravità degli effetti collaterali che possono portare i social e il rapporto tra le nuove generazioni con il sesso, in una società dove l’apparenza fa da padrone.

Ma cosa si nasconde dietro questa tendenza? Possibile che si celi un grido di aiuto da parte dei ragazzi? Un segnale per attirare l’attenzione? La necessità di far parte di un gruppo, di approvazione, anche se tramite i social, mista al sentimento di ribellione che dai tempi dei tempi anima un periodo complesso come quello dell’adolescenza.

Quali sono i rischi di sex roulette?

I rischi che questo folle meccanismo può comportare sono molteplici e dannosi: dalla gravidanza indesiderata – a cui va aggiunta poi la questione del diritto all’aborto, con tutte le sue complessità presenti nella società in Italia e nel mondo – alla possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, ad esempio la candida, l’AIDS, il Papilloma Virus e l’epatite B.

Ultimo danno – non per importanza – è l’effetto che sex roulette può avere sotto il profilo psicologico. Un’incidenza profonda ed estremamente pericolosa: possono nascere traumi, senso di colpa, vergogna, rabbia. Tutte emozioni che rischiano di trasformarsi nel tempo e di causare gravi danni a livello psicologico e relazionale.

Cos’è sex roulette? Maria Tinto (sessuologa): “Un grido d’aiuto. A nessuno importa più dei ragazzi”

Dopo aver capito cos’è sex roulette, Tag24 ha approfondito la questione con la sessuologa, psicoterapeuta e psicologa Maria Tinto. Sul motivo che spinge i giovani a sfide come sex roulette e su una tendenza che in realtà è il sintomo di un rapporto con il sesso che nasconde qualcosa che non funziona, la dottoressa ha detto:

“Questi eventi sono la punta dell’iceberg, di tutto quello che è l’enigma dell’adolescente, del mondo dei ragazzi, che oggi come oggi si pone in maniera ancora più problematica rispetto a ieri, proprio per via del fatto che vivono in una realtà virtuale. Un mondo sconosciuto alle generazioni precedenti. E’ una realtà che mette sottopressione. Nella società di oggi si vive d’immagine, di rappresentazione. I ragazzi vivono con un’ottica legata al presente, al qui e ora, senza pensare assolutamente a quelle che sono le conseguenze di un’azione nel futuro.

Spetterebbe a noi adulti il compito di educarli alla progettualità futura, ma evidentemente questo non accade E questi sono i risultati concreti. Siamo tutti bravi a giudicare. La sessualità che vivono è balorda, non ha niente a che vedere con quella che è una trasmissione di sentimenti attraverso il sesso. Questo perché non c’è un’educazione all’affettività, questa struttura a loro manca del tutto.
I giovani che intraprendono questa sfida sono come dei sacchi vuoti. Le ragazze in questo modo si rendono merce, oggetti, per ricevere like e attenzioni”.

D: Quindi dietro questa challenge si nasconde una richiesta di attenzione?

R: Esatto, una voglia di apparire, una voglia di essere visti. E’ un grido di aiuto che noi ascoltiamo quando è troppo tardi, quando magari poi si arriva a commettere un gesto estremo. C’è un numero veramente importante di suicidi tra gli adolescenti in Italia e nessuno ne parla. I ragazzi soffrono e dobbiamo aiutarli. C’è bisogno di una maggiore comunicazione: quella che c’è oggi a volte emerge nei modi più strani, come ad esempio questa challenge. E’ un modo di comunicare un disagio, con manifestazioni che noi definiamo immorali, deleterie. Bisogna mettere da parte i giudizi, scendere dalla cattedra e parlare con i giovani, perché non abbiamo insegnato loro a stare al mondo.

D: L’educazione sessuale a scuola quanto è importane in riferimento a fenomeni come sex roulette?

R: E’ fondamentale ma le politiche sono assenti da questo punto di vista. La politica non vuole fare niente per i giovani. Non ci sono politiche attive per i giovani. Dove sono i programmi e proposte? A me sembra che la parola sesso faccia ancora paura. Questa è l’Italia ipocrita. Non nascondiamoci dietro a un dito: a nessuno importa davvero di quello che succede ai ragazzi, non c’è una volontà, non c’è un’intenzione. Siamo davanti alla solita ipocrisia sociale. I giovani sentono di non essere ascoltati, lo avvertono. Si parla di loro solo quando succedono fatti eclatanti: botte, sangue, comportamenti rischiosi e non condivisi dalla società. E’ una situazione angosciante.

Prof. Jannini: “I ragazzi oggi conoscono il sesso grazie a Youporn. L’educazione sessuale a scuola è fondamentale”

Il professore Emanuele Jannini, sessuologo e medico, ha espresso il suo punto di vista sul fenomeno sex roulette a Tag24:

“Freud descriveva Eros e Thanatos come due forze che vanno a braccetto, in cui l’elemento erotico si accompagna ad un elemento di morte, di distruzione, di una passione che consuma in maniera totale. Quindi da questo punto di vista non c’è una particolare novità nel fenomeno. Cambiano le modalità e l’elemento più preoccupante di una sfida come sex roulette è l’esibizione. C’è tutto il tema del rischio legato al sesso, oltre ad un significato di ribellione femminile nei confronti delle norme sociali.

Alcune persone hanno bisogno di giustificare la loro pulsione sessuale, infliggendosi un’automatica punizione e trovando eccitazione dal rischio, che di per sé è adrenalinico, eccitante. I giovani vogliono mettersi alla prova, ecco così l’aspetto narcisista, esibizionista, che rende la cosa più preoccupante. Per fortuna sex roulette è un fenomeno limitatissimo. I social in questo gioco rappresentano un pericolo perché poi si innesca un fattore imitativo“.

D: I giovani come vivono la loro sessualità oggi? Questo fenomeno non fa ben sperare…

R: I cambiamenti importanti per quanto riguarda la sessualità nella società sono arrivati con la rivoluzione sessuale nel 1960-70. Ci sono stati dei flussi e riflussi, con dei passi in avanti ed indietro. Oggi l’argomento ha anche un elevato interesse politico, dalla questione del genere, le tematiche LGBT. In realtà sono temi che non ricoprono quella centralità che a sentire certi politici, penso per esempio a Trump, sembra essere il centro su cui gravita tutta l’intera umanità. Diciamo che questi argomenti possono più o meno interessare ai giovani: quel che è certo è che molti temi sono ormai sdoganati, come ad esempio la conquista del piacere femminile, istanza fondamentale della rivoluzione sessuale.

Chi non è a conoscenza di certe tematiche dovrebbe informarsi, perché oggi dispone di tutti gli strumenti per farlo. Nessuno può più dire di non sapere cosa sia l’orgasmo o la masturbazione. Questo accadeva una volta, adesso no. Nelle scuole abbiamo un’educazione sessuale abbastanza sbagliata; per lo più questa passa ma attraverso i media, i mezzi di comunicazione, la pornografia.

D: Una corretta educazione sessuale a scuola che permetta ai ragazzi, non solo ai più piccoli, ma anche ai liceali, agli universitari, di scoprire se stessi e il proprio corpo, le relazioni con l’altro, l’intimità, può essere importante anche per sconfiggere o prevenire fenomeni come sex roulette?

R: E’ estremamente importante, assolutamente centrale, conoscere in che modo si fanno o non si fanno i bambini, come si evitano le malattie, sapere come regolarsi nelle dimensioni anche affettive, l’importanza del consenso.

In Italia manca tutto questo perché si lascia spazio alle entità che stanno dietro mezzi come Youporn, che fanno sì che i ragazzi ottengano informazioni sul sesso tramite la pornografia. Un fattore decisamente contrario all’educazione sessuale. I ragazzi non hanno alternative. L’educazione sessuale è necessaria nelle scuole di ogni ordine e grado, come ribadito anche dall’Oms per quanto riguarda la polemica dell’inserimento della materia nelle scuole d’infanzia. Servono chiaramente dei linguaggi e dei modi appropriati.