Sanzioni tributarie: ecco le novità in arrivo per contribuenti e titolari di Partita IVA. Le “sovrapposizioni” tra leggi e decreti sono stati cancellati grazie al Testo Unico sulle sanzioni tributarie.
L’approvazione del Testo Unico sulle sanzioni tributarie presentato dal Tesoro consentirà di fare un po’ di ordine e di chiarezza nel panorama delle multe di natura tributaria. La produzione di continui provvedimenti da parte del Legislatore ha cagionato non pochi dubbi, incertezze e sovrapposizioni di norme.
Di conseguenza, l’approvazione di un Testo Unico rappresenta un importante step volto a riordinare la disciplina delle sanzioni tributarie ed a fare chiarezza. Scopriamo in questa guida quali sono le novità riguardanti il riordino della disciplina delle sanzioni tributarie. Ecco quali sono i titoli e gli articoli più rilevanti ai fini del riordino della disciplina sulle sanzioni tributarie.
Sanzioni tributarie: le novità in arrivo per i contribuenti e le Partite IVA
Dopo anni e anni di continui provvedimenti, decreti e normative che hanno creato non poche confusioni, finalmente è stato approvato il Testo Unico delle sanzioni tributarie, il quale si inserisce nella riforma fiscale prevista dalla Legge Delega n. 11 del 2023. La legge delega alla riforma fiscale ingloba il principio di proporzionalità delle sanzioni tributarie e va a rimodulare le ammende stesse. Il provvedimento è stato pubblicato in data 29 giugno 2024 in Gazzetta, ma entrerà in vigore in data primo settembre 2024.
Il nuovo Testo Unico consente di mettere ordine e chiarezza alla disciplina sulle sanzioni tributarie senza apportare alcuna novità sostanziale. Il Testo Unico contiene oltre 100 articoli divisi in otto titoli e ordina ben 23 normative. Le disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni delle normative tributarie sono contenute nel Titolo 1. Qui è possibile reperire 26 articoli.
Testo Unico sulle sanzioni tributarie: la non punibilità del contribuente
Nel Titolo sono contenuti alcuni articoli ritenuti importanti. L’articolo 2 introduce il principio di proporzionalità. L’articolo 5 del decreto prevede la non punibilità del contribuente che, in seguito all’emanazione di interpelli, circolari ed altri atti del Fisco, si accorge di aver commesso determinati errori ed esprime la volontà di apportare determinate correzioni. L’articolo 7 introduce un incremento di pena in caso di reiterazione del comportamento scorretto o dell’errore commesso in precedenza.
L’incremento della pena in caso di recidiva è previsto nel caso in cui il contribuente commetta la stessa violazione entro un arco di tempo pari a tre anni dalla precedente sentenza di condanna. Sempre nel Titolo 1 troviamo l’articolo 14 che disciplina il ravvedimento operoso: la novità sta nel fatto che dinanzi a più violazioni è necessario pagare una sanzione unica. Grazie a questo istituti i contribuenti hanno la possibilità di regolarizzare la propria posizione, di correggere gli errori e le omissioni.
Testo unico sulle sanzioni tributarie: processo tributario e penale
Tra i titoli presenti nel Testo Unico sulle sanzioni tributarie ce ne sono alcuni “settoriali”: è prevista l’applicazione di determinate multe a seconda dei differenti tributi, tra cui: imposta ipotecaria, imposta di registro, imposta catastale, donazioni e successioni. Grazie al Decreto Sanzioni è stata riordinata la disciplina relativa alla differenza intercorrente tra i crediti inesistenti e non spettanti per le compensazioni fiscali. Il Titolo 7 del Testo Unico si occupa del riordino delle misure relative ai reati di natura tributaria, tra cui l’evasione fiscale.
Grazie a questo riordino della disciplina è possibile eliminare la sovrapposizione tra le normative riguardanti il processo di natura penale e il processo tributario. Le sentenze definitive emesse in ambito tributario e gli atti di accertamento possono essere utilizzati anche in ambito penale. Ne consegue che una sentenza che riconosce le motivazioni del contribuente in ambito tributario possono essere acquisite anche all’interno del procedimento di natura penale avente ad oggetto i medesimi fatti.