Le indagini riguardanti il crollo della Vela Celeste a Scampia, avvenuto il 22 luglio 2024, continuano ed oggi 25 luglio la Procura di Napoli ha nominato un perito. L’obiettivo degli inquirenti è capire quali se negli anni e mesi scorsi sono state fatte verifiche ai ballatoi presenti nella zona del crollo.

Il “Comitato Vele Scampia” ha annunciato che nella serata di oggi ci sarà una fiaccolata fino alla sede dell’università “Federico II”, chiedendo al rettore di poter restare nel parcheggio dell’ateneo fino a quando non verrà trovata un’altra soluzione abitativa.

Crollo di Scampia, la Procura di Napoli nomina il perito: le segnalazioni di pericolo erano state formulate già nel 2016

Mentre gli abitanti della Vela Celeste di Scampia continuano a piangere le vittime del crollo del ballatoio avvenuto il 22 luglio 2024 e sperano che le condizioni delle bambine ricoverate all’ospedale Santobono migliorino, l’attività giudiziaria fa il suo corso.

Oggi 25 luglio la Procura di Napoli ha reso noto di aver nominato un perito, che avrà il compito di effettuare le perizie utili alle indagini aperte dalle Forze dell’Ordine dopo il crollo.

Mentre gli agenti del commissariato di Scampia continuano ad ascoltare i testimoni, cercando di capire se qualcosa in particolare abbia portato al cedimento, le prime due ipotesi di reato formulate dai sostituti procuratori Manuela Persico e Mario Canale sono quelle di “crollo colposo” ed “omicidio colposo“.

I parenti delle vittime, ma anche chi non è rimasto direttamente coinvolto dal crollo, domandano a gran voce che fine abbiano fatto le segnalazioni che negli anni sono state fatte riguardo le strutture fatiscenti della Vela Celeste. In queste ore è emerso un documento del 2016, “Restart Scampia“, in cui si parlava dei fenomeni di corrosione subiti da diverse passerelle proprio di quella vela.

Andrà stabilito nel corso delle indagini se le segnalazioni del documento del 2016 siano in qualche modo collegate al crollo del 22 luglio.

Una fiaccolata in memoria delle vittime davanti alla Federico II: “Mostriamo la dignità della nostra gente”

Nel frattempo, la situazione degli sfollati si fa sempre più tesa e coinvolge anche l’ateneo della Federico II.

Parte degli sfollati dopo il crollo aveva deciso di lasciare il tendone offerto dalla Protezione Civile per dirigersi verso la sezione dell’università aperta proprio a Scampia, portando il rettore Matteo Lorito ad auspicare una soluzione a breve termine per non ostacolare le attività dell’ateneo.

Il “Comitato Vele di Scampia“, però, non ha gradito queste parole e nella fiaccolata organizzata per la serata di oggi non ricorderà soltanto le vittime del crollo del ballatoio, ma spronerà la politica locale e non ad affrontare una grave emergenza e a difendere la dignità personale di chi abita lì:

Sarà un momento importante per il nostro popolo, un popolo che in questo momento sta soffrendo certo ma anche un popolo che con dignità da sempre resiste e si fa portavoce delle istanze dei suoi figli, tutti. Facciamo appello in tal senso al Prefetto, al Sindaco, alle istituzioni affinché l’accampamento della Protezione civile sia spostato dalla Vela Celeste al parcheggio della sede della Federico II.

Onestamente ci pare assurdo registrare da parte del rettore Matteo Lorito una preoccupazione circa la permanenza delle tende della Protezione civile nel parcheggio dell’Ateneo da lui presieduto: il minimo che le istituzioni a tutti i livelli possano fare è rendere la permanenza di chi non si sarebbe mai voluto trovare in questa situazione – poiché è da più 40 anni che ci battiamo per dignità, riscatto, lavoro, alloggi nuovi e sicuri – quanto più agevole possibile. Scampia merita rispetto!