Una petroliera carica di 1,4 milioni di litri di olio combustibile si è capovolta al largo della costa di Manila. Questo evento potrebbe rappresentare il più grande disastro ecologico imminente per il Mar delle Filippine, già gravemente colpito da un incidente simile nel 2023, con effetti significativi sugli ecosistemi.
Una petroliera si è ribaltata nelle Filippine: rischio disastro ecologico
La MT Terra Nova, che trasportava 1,4 milioni di litri di carburante industriale, era diretta verso le Filippine centrali. La guardia costiera filippina ha riferito giovedì 25 luglio che la petroliera si è capovolta al largo della costa della capitale, Manila. L’incidente è avvenuto alle 01:10, ora locale.
16 dei 17 membri dell’equipaggio sono stati salvati, mentre uno è stato dichiarato disperso. Le autorità hanno localizzato il corpo del disperso alle 15:00, ora locale. Sono in corso le indagini per determinare le cause dell’incidente. Non si esclude che il tifone Gaemi, che ha intensificato le piogge monsoniche stagionali, possa aver avuto un ruolo. L’anno scorso l’arcipelago era già stato colpito dal tifone Khanun.
Le preoccupazioni
L’affondamento della nave ha sollevato preoccupazioni per un possibile disastro ecologico. La portata della perdita non è ancora chiara, ma le autorità hanno dichiarato che la petroliera ha causato una fuoriuscita di olio combustibile estesa per 3,7 chilometri.
Il portavoce della guardia costiera ha dichiarato che l’agenzia sta correndo contro il tempo per contenere la perdita. Se non fosse contenuta, potrebbe diventare il più grande sversamento di petrolio nella storia delle Filippine. Secondo le autorità, c’è anche il pericolo che la fuoriuscita possa raggiungere le coste di Manila. Questa zona ospita resort, centri commerciali e comunità di pescatori, tutti potenzialmente colpiti dall’incidente. Gli interventi per contenere la perdita sono complicati dalle condizioni meteorologiche estreme, che provocano venti forti e onde alte.
Continua a crescere il numero dei disastri ecologici nella zona
Le coste delle Filippine, essendo un’importante rotta di navigazione, sono vulnerabili ai disastri marittimi. Le Filippine hanno dovuto fare conti con una crisi ambientale causata da un incidente simile lo scorso anno. Nel 2023, la MT Princess Empress è affondata riversando 800mila litri di carburante al largo dell’isola centrale di Mindoro. Nonostante gli sforzi di contenimento, il petrolio fuoriuscito ha raggiunto alle coste di diversi villaggi, ricoprendo la costa di fluido nero.
La perdita avrebbe anche contaminato il Verde Island Passage, un sito candidato a diventare patrimonio mondiale dell’Unesco. Questo sito è uno degli ecosistemi marini più diversificati del pianeta. Gli esperti avevano messo in guardia sul fatto che l’incidente avrebbe messo a rischio oltre 35mila ettari di habitat marini incontaminati, inclusi barriere coralline, praterie di piante marine e mangrovie. Eventuali effetti negativi, derivati dal disastro potrebbero durare per lungo tempo, causando il deterioramento della qualità dell’habitat.
Questo disastro ha causato danni significativi per le comunità locali che hanno perso il loro principale mezzo di sostentamento. Il disastro ha avuto effetti anche sulla salute degli abitanti che hanno sofferto di diverse patologie tra cui vomito, crampi e vertigini.
Circa 20 anni fa un incidente simile era capitato sulla costa dell’isola di Guimaras
Nel agosto del 2006, una petroliera era affondata vicino all’isola di Guimaras, situata nelle Filippine centrali. Il petrolio fuoriuscito aveva contaminato le spiagge, causando la morte di animali selvatici e ulteriori danni alle riserve marine e alle barriere coralline. Anche il settore turistico aveva subito gravi conseguenze a causa del disastro. All’epoca, la presidente Gloria Arroyo aveva dichiarato che l’incidente rappresentava una “calamità nazionale che richiede la cooperazione e la solidarietà di tutti i filippini”.