Tragedia sventata a Licola, località della città metropolitana di Napoli, tra i comuni di Giugliano in Campania e Pozzuoli. Due giovani, sono state salvate in mare, grazie ad una catena umana che ha coinvolto più di venti persone.

Napoli, catena umana a Licola per salvare due adolescenti: il video dell’accaduto

Nel video, pubblicato da Teleclub Italia su Instagram, un gruppo di bagnanti ha formato un vero e proprio ponte umano in mare per riportare a riva le due ragazze, rispettivamente di tredici e sedici anni.

L’episodio risale al 25 luglio 2024, al Lido Hawaii di Licola e nonostante una grande paura per le sorti di entrambe le giovani, sono state riportate dai propri familiari sane e salve.

Entrambe in grado di nuotare e nonostante un mare estremamente mosso, le due adolescenti si sono ugualmente gettate in mare, forse non considerando il pericolo all’orizzonte.

Quando il mare è mosso, è consigliabile non fare il bagno

Uno dei maggiori consigli di bagnini ed esperti, è di non fare mai il bagno in mare se l’acqua è estremamente mossa. I forti venti possono trasportare il bagnante in zone pericolose, specialmente se non è in grado di nuotare.

Osservando la breve clip e leggendo i commenti degli utenti sotto al post, non solo complimenti per l’emozionante gesto collettivo, ma critiche ai presenti che hanno girato il video con il proprio smartphone anziché aiutare nel salvataggio.

“Riponete stì cellulari, in caso di necessità altrui, intervenite anziché cercare di godere di luce riflessa sulle disgrazie altrui” scrive un utente e un altro prosegue: “Con un mare così agitato, fate il bagno dico io? Quando si conosce che il fondale è falso! Un po’ di sale in zucca”.

L’importante in questo caso, dopo un momento così terribile per i genitori e i familiari, è che le due ragazze abbiano fatto ritorno in salute. Certo, un bello spavento, ma con un lieto fine e un insegnamento importante: che l’unione spesso fa la forza.

In un articolo di Tag24, tutti i consigli su cosa fare per salvare una persona che sta per annegare.