Cos’è la tonsillite? Si tratta di un’infiammazione della gola che nella maggior parte dei casi provoca dolore quando si deglutisce, tonsille gonfie e rosse, febbre alta, tosse, mal di testa e malessere generale oltre ad un ingrossamento dei linfonodi del collo.
È questa la patologia di cui soffre il tennista Jannik Sinner che nella giornata di ieri ha annunciato, in un post social, la sua rinuncia alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Sinner infatti, sul suo profilo Instagram ha spiegato che dopo una buona settimana di allenamento sulla terra ha cominciato a sentirsi poco bene e di conseguenza il medico che lo ha visitato ha riscontrato una tonsillite, sconsigliandogli vivamente di giocare.
Cos’è la tonsillite: cause e durata
Le cause di questa infiammazione delle tonsille, ovvero delle piccole ghiandole linfatiche presenti su entrambi i lati della gola avviene, nella maggior parte dei casi, come conseguenza di un’infezione virale. Meno frequente è invece lo sviluppo causato da un’infezione batterica che di solito si manifesta anche nei bambini e negli adolescenti.
Generalmente questi sintomi hanno una durata di pochi giorni, infatti cominciano ad attenuarsi già dopo 3-4 giorni. La maggior parte dei casi sono correlati ad un’infezione dagli stessi virus che causano il raffreddore, l’influenza o tutte quelle manifestazioni simil-influenzali.
Se la tonsillite è provocata da batteri, la causa più frequente può essere legata ad un’infezione da streptococco beta emolitico di gruppo A e in questo caso, associata spesso anche alla faringite.
Come si cura
Al momento non esistono terapie specifiche per la tonsillite virale. Il medico potrà sincerarsi di fare alcune raccomandazioni principali come riposare e bere molti liquidi. Per alleviare i sintomi acuti, infine, si potrebbero prescrivere dei medicinali quali, ad esempio, il paracetamolo o l’ibuprofene.
Se la tonsillite è causata dallo streptococco beta emolitico di gruppo A, invece, il medico prescriverà una terapia antibiotica necessaria ad impedire che l’infezione possa propagarsi e causare complicazioni ben più gravi quali otite, ascessi peritonsillari o anche scarlattina.
Una volta che si affetti da questa malattia è consigliato evitare luoghi pubblici e affollati poichè la tonsillite si diffonde per via aerea così come è consigliato lavarsi bene e spesso le mani con acqua e sapone, possibilmente anche dopo aver tossito o starnutito.
Per quanto riguarda la prevenzione della malattia si può optare anche in alcuni casi per la rimozione chirurgica delle tonsille, chiamata tonsillectomia, che nel passato era molto frequente e spesso associata anche all’eliminazione delle adenoidi. Oggi, questa operazione è valutata dal medico solo in caso di episodi ricorrenti, che causano disturbi invalidanti.
Perché è meglio non praticare sport
Nel caso in cui si voglia praticare dello sport ma si sia affetti da tonsillite è bene sospendere l’attività fisica poichè questa potrebbe provocare seri danni alla salute.
L’attività fisica, soprattutto quando intensa, infatti determina uno stato di depressione immunitaria, ovvero una diminuzione transitoria della concentrazione delle immunoglobuline che hanno il compito e la capacità di legare virus, batteri o tossine, neutralizzandone l’attività e bloccando, nel caso dei virus, la porzione virale. Tutto questo consente al patogeno di legare e infettare le cellule.
Il calo della concentrazione delle immunoglobuline in concomitanza con l’attività sportiva è in pratica il motivo per cui spesso gli atleti sono più soggetti ad infezioni, anche banali.
Per queste ragioni, praticare attività fisica con la tonsillite è fortemente sconsigliato. Fra gli organi a rischio, se sottoposti a lunghi sforzi vi è anche il cuore che potrebbe subire aritmie o avere difficoltà nello sostenere determinati sforzi.
Nel caso di Sinner, che ha deciso di ascoltare il parere dei medici e di saltare le Olimpiadi, la tonsillite avrebbe potuto rappresentare un fattore di rischio non indifferente, il pericolo di compromettere l’intera stagione.
In ogni caso il tennista italiano dovrebbe quasi sicuramente recuperare la forma fisica per il prossimo torneo, l’US Open di Flushing Meadows, a New York, così da scendere in campo per difendere il suo titolo nell’ultimo slam dell’anno a fine agosto.