Riccardo Magi, leader di +Europa, non rinuncia al “campo largo“, ma chiede una decisa accelerazione: non basta soltanto discutere, ma serve anche elaborare proposte chiare nelle quali gli elettori possono riconoscere un’alternativa concreta al governo di centrodestra.

L’ex segretario dei Radicali Italiani poi bacchetta anche il leader di Azione, Carlo Calenda: “Non può scappare dal confronto, non serve a nulla criticare”.

Magi (+Europa) scommette sul campo largo delle opposizioni: “Bisogna trovare un punto di unione per formare un governo alternativo”

Referendum contro il premierato e l’autonomia differenziata, temi che interessano il “campo largo” o, più in generale, le opposizioni al governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni. Prove di un’unione più stabile e duratura? Ogni volta sembra che ci siano le basi per vedere questa nuova creatura politica, ma gli inciampi del caso (e le personali idiosincrasie dei leader politici) bloccano il tutto.

Riccardo Magi, segretario di +Europa, però non rinuncia all’idea e chiedere che chi è contrario a questo esecutivo trovi dei temi in comune (oltre a quelli citati poc’anzi) per dare credibilità alle forze d’opposizione. Senza dare l’immagine di unità non si può chiedere agli elettori di votare un altro governo:

A differenza di altri, noi non partiamo da geometrie, ma dagli obiettivi politici, dalle lotte che si possono fare per raggiungere quegli obiettivi politici. Perciò, serve un coordinamento delle opposizioni da subito: l’esempio è l’azione referendaria contro l’autonomia differenziata. Poi è importante iniziare un’interlocuzione per capire quali proposte di Governo si possono mettere insieme per dare l’alternativa al Governo.

Il progetto di un’unione delle opposizioni quindi passa anche per l’elaborazione di proposte che possano riscontrare un favore trasversale, non soltanto ovviamente fra i singoli partiti ma anche nella popolazione più vasta. Inutile avere coalizioni troppo eterogenee che, al primo inciampo rischiano di rompersi e di non funzionare più bene.

Magi appoggia anche le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che alla cerimonia del Ventaglio svoltasi oggi al Quirinale, ha ricordato come il giornalismo stia subendo troppi attacchi e minacce negli ultimi tempi. Il leader di +Europa, infine, ricorda che le proprie proposte per migliorare il sistema carcerario italiano stiano regolarmente cadendo nel vuoto:

Non riusciamo a capire come faccia il governo e la maggioranza a non ascoltare l’appello del Presidente Mattarella, che è l’appello di chi è custode e garante della Costituzione. La situazione nelle carceri italiane è letteralmente esplosiva.

“Calenda? Io ho rinunciato a commentare i suoi giudizi, ma non può sottrarsi al confronto”

E’ naturale a questo punto non pensare a Carlo Calenda, che prima delle Europee si era distinto per un lungo (e a tratti penoso) tira e molla con Matteo Renzi e anche lo stesso Magi, con il progetto poi non pienamente realizzato di un’alleanza strutturale per affrontare quelle votazioni.

Fra i leader di Azione e di Italia Viva non c’è molto feeling, ma non mancano occasioni per Calenda per bacchettare un po’ tutti. Se ha stupito che Renzi abbia chiesto ad Elly Schlein di elaborare proposte di opposizione insieme, la rinuncia di Calenda a credere nel campo largo non è una novità. A tal proposito Magi afferma:

Se avessero preso un’altra scelta, molto probabilmente questo governo non avrebbe questa maggioranza, almeno al Senato, ma è acqua passata! Non ha senso ora, a 3 anni dalle prossime elezioni, sottrarsi ad un’interlocuzione politica.