Bonus videogiochi 2024: elenco dei beneficiari e importi. Sul sito web del Ministero della Cultura (MiC) è stato pubblicato il decreto direttoriale del 16 luglio 2024. Nella tabella allegata al decreto, predisposta dalla direzione generale Cinema e Audiovisivo, è riportato l’elenco dei beneficiari, nonché l’importo dovuto a titolo di credito d’imposta. Vediamo i punti salienti del decreto direttoriale.
Bonus videogiochi 2024: elenco beneficiari e importi
Esito istruttoria richieste credito d’imposta videogiochi italiani
Sul sito del Ministero della Cultura (MiC) è stato pubblicato il 16 luglio 2024 l’esito dell’istruttoria relativa alle verifiche finali sulle richieste di credito d’imposta per la produzione di videogiochi italiani.
Come riportato da fiscooggi.it, per ora, il beneficio fiscale è stato riconosciuto definitivamente a una sola azienda. Tuttavia, il decreto non esclude che alcune richieste siano ancora in fase di valutazione.
La tabella allegata al decreto elenca i nominativi dell’azienda beneficiaria e l’importo del credito d’imposta riconosciuto.
È importante sottolineare che non saranno inviate ulteriori comunicazioni individuali via PEC o notifiche per quanto riguarda il riconoscimento del credito d’imposta. La pubblicazione online sul sito di Dg Cinema e Audiovisivo rappresenta l’atto ufficiale di riconoscimento.
Tuttavia, la Dg Cinema e Audiovisivo potrebbe richiedere ulteriore documentazione a supporto del riconoscimento del beneficio fiscale, al fine di accertare il pieno rispetto dei requisiti di ammissibilità.
In caso di variazione delle condizioni che hanno determinato il riconoscimento del beneficio, i beneficiari sono tenuti a comunicarlo tempestivamente alla Dg Cinema e Audiovisivo.
Come stabilito dal decreto, spetta alla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo (Dg Cinema e Audiovisivo) verificare la sussistenza dei requisiti indicati nelle richieste di credito d’imposta.
Assegnazione disponibile per il bonus videogiochi 2024
In base alle disposizioni normative contenute nel decreto direttoriale del 16 luglio 2024, alle imprese di produzione di videogiochi (beneficiarie) è riconosciuto il credito d’imposta in via definitiva (art. 7, comma 2, del D.M. 12 maggio 2021 n. 187).
Il Ministero della Cultura (MiC) ha ufficializzato tale decreto tramite la pubblicazione online sul sito istituzionale della DG Cinema e Audiovisivo.
I beneficiari inseriti nell’elenco devono considerare che si tratta di una comunicazione che costituisce il riconoscimento del credito d’imposta anche in riferimento alla procedura di cedibilità del credito d’imposta (articolo 10 del “D.M. tax credit videogiochi”).
Secondo le disposizioni normative contenute nell’articolo 12, comma 5, del D.M. 12 maggio 2021 n. 187, la DG Cinema e Audiovisivo potrebbe richiedere ulteriore documentazione a supporto della verifica dei requisiti indispensabili per l’ammissibilità al beneficio fiscale.
Inoltre, i beneficiari sono soggetti a controlli sul corretto adempimento degli obblighi contributivi e fiscali; pertanto, in presenza di modifiche dei requisiti, i beneficiari sono tenuti a comunicare le variazioni che comportino la perdita dei criteri di ammissibilità al beneficio alla DG Cinema e Audiovisivo.
Esclusione dall’elenco dei beneficiari, restituzione degli importi e perdita Bonus videogiochi 2024
Cosa succede in presenza di dichiarazioni mendaci
Secondo le disposizioni normative contenute nell’articolo 12, comma 8, del D.M. 12 maggio 2021 n. 187, la DG Cinema e Audiovisivo è tenuta a verificare i requisiti presentati nella fase di richiesta di ammissione al credito d’imposta.
In caso di dichiarazioni mendaci, omesse dichiarazioni o falsa documentazione prodotta al fine di ottenere il beneficio fiscale, la DG Cinema e Audiovisivo procede alla revoca del contributo concesso.
Inoltre, il beneficiario è tenuto all’immediato provvedimento di restituzione dell’intero contributo concesso, aggravato dagli interessi e dalle sanzioni previste dall’articolo 37 della legge n. 220 del 2016.
Il beneficiario verrà inoltre escluso dalle agevolazioni per cinque anni. Tale disposizione normativa trova applicazione non solo nei confronti del beneficiario, ma anche di qualsiasi altra impresa in cui soci, amministratori o rappresentanti legali siano coinvolti con l’impresa esclusa.