E’ cronaca politica di questi giorni che la Lega di Matteo Salvini sia stata esclusa insieme al Partito dei Patrioti europei dalle nomine dei presidenti e vicepresidenti delle Commissioni al Parlamento Europeo.

E’ il primo atto del ‘cordone sanitario’ annunciato contro il partito fondato dal premier ungherese Victor Orban all’Europarlamento: nessuna interlocuzione e nessun incarico per gli esponenti del terzo gruppo a Strasburgo che – come ha sottolineato l’eurodeputata della Lega Susanna Ceccardi, in esclusiva a Tag24.it – alle ultime Elezioni Europee tenutesi l’8 e il 9 giugno scorsi, ha raccolto circa 20 milioni di voti, quelli che hanno ricevuto i partiti che sono confluiti al suo interno.

Ceccardi (Lega): “Cordone sanitario? 20 milioni di elettori non sono un virus”

D: In Europa è stato invocato nuovamente un ‘cordone sanitario‘ contro la destra sovranista e nel caso specifico contro il Partito dei Patrioti. Siete un virus?

R: Credo che questo cordone sanitario sia vergognoso. Cosa significa? Il cordone sanitario, si fa quando c’è da isolare un virus e voler chiamare virus 20 milioni di elettori europei che hanno votato per i Patrioti…

D: Diventerete virali?

R: Stiamo già diventando virali proprio grazie a questa politica di esclusione. Spero che questo virus positivo si espanda ulteriormente.

D: Perchè stanno cercando di isolarvi?

R: Vede gli elettori sono stufi, hanno chiesto di cambiare approccio, ma loro cosa fanno? Continuano ad isolare chi dice, in maniera molto responsabile, che dobbiamo cambiare rotta e fanno un cordone sanitario per isolare 20 milioni di elettori europei. Io non la chiamerei democrazia.

L’europarlamentare: “Ricorso alla Corte di Giustizia non per poltrone ma per l’affermazione di un principio”

D: La vicepresidente del gruppo Kinga Gal sta valutando la possibilità di fare ricorso alla Corte di Giustizia Ue.

R: Si rispettano i regolamenti per tutti i gruppi tranne che per il nostro. Vorremmo ricorrere alla Corte di Giustizia Europea non per qualche poltrona, di cui ci interessa relativamente poco, ma per il rispetto che meritiamo, per l’affermazione di un principio.

“FI ha votato von der Leyen ma non ha ricevuto un buon trattamento. Io mi interrogherei fossi in loro”

D: Secondo lei l’Italia è sta penalizzata dalle nomine ai vertici delle Commissioni Europee?

R: Non credo. Credo che sia stata molto più penalizzata la Francia, vedendo i numeri, che è un paese più grande dell’Italia. Io in realtà tutta questa penalizzazione non la vedo a livello nazionale. Ad essere stata penalizzata però è stata sicuramente la destra europea.

D: E la destra Italiana?

R: Anche, ma non solo la Lega, anche Fratelli d’Italia e soprattutto Forza Italia che, anche se ha sostenuto ad occhi chiusi Ursula von der Leyen, alla fine non ha ottenuto in cambio un buon trattamento. Io mi interrogherei fossi in loro.

D: E’ stato a causa del voto di Fratelli d’Italia alla rielezione di von der Leyen alla guida della commissione Europea?

R: Credo che sia l’inverso, il voto contrario è stato conseguenza di un mancato accordo precedente e non viceversa. E’ stato un segnale politico forte.