Un paio di giorni di riposo dopo la prima parte di ritiro svolta ad Auronzo di Cadore, e da domani la Lazio di mister Baroni si ritroverà nel centro sportivo di Formello per riprendere i lavori in vista della prossima stagione. Il presidente Lotito e il diesse Fabiani però hanno già fissato l’appuntamento con il tecnico, per fare il punto sul mercato e valutare ulteriori operazioni in entrata. Dopo aver già acquistato 5 calciatori, ora si deve pensare prima di tutto a cedere, ma senza lasciarsi scappare eventuali occasioni. L’ultima suggestione si chiama James Rodriguez. Un nome importante, con grandissima esperienza europea, rimasto svincolato e che regalerebbe entusiasmo alla piazza, ma non è l’unico. In cima alla lista del direttore sportivo, infatti, c’è sempre Laurientè e in caso di partenza di Castellanos, si pensa a Simeone o Dià. Ma tra Rodriguez, Simeone o Laurientè, chi fa al caso della Lazio? Cristian Ledesma, ex capitano biancoceleste, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Rodriguez, Simeone o Laurientè, chi è meglio per la Lazio? L’intervista a Ledesma
D: In casa Lazio c’è la suggestione James Rodriguez. Che ne pensi? È un’operazione possibile?
R: Credo che James Rodriguez, nell’ultima Copa America, ha dimostrato a tutti di stare ancora bene. Parliamo un calciatore che ha grandissima qualità e può fare la differenza. Se è una suggestione o meno non lo so, ma parliamo di un calciatore di livello internazionale, che potrebbe far fare alla Lazio il salto di qaulità.
D: Sono partiti big importanti, è una Lazio in cui manca qualità?
R: Sono partiti giocatori importanti, ma si deve andare avanti. Se sarà una Lazio con poca qualità non lo vedremo tra tanto, ma sarà evidente da subito. Dobbiamo vedere che impatto avranno i calciatori che sono stati acquistati e che qualità porteranno. Anche questo è un compito di Baroni, che dovrà valutare le caratteristiche dei giocatori che ha a disposizione e metterli in campo nel migliore dei modi.
D: James Rodriguez il sogno, ma si fanno anche i nomi di Laurientè, Simeone o Dia (in caso di partenza di Castellanos). Chi serve di più a questa Lazio?
R: James Rodriguez, anche se è un sogno, è quello con maggior esperienza e talento. Laurientè ha sicuramente grandissime qualità, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche a livello fisico. Per quel che riguarda Simeone, lui è uno che si danna l’anima sempre e può dare davvero tanto anche a livello di cuore, di spinta e di voglia di fare. Lo stesso si potrebbe dire per Dia. Non è semplice fare una scelta, ma ad oggi penso che sarebbero più funzionali Laurientè e Simeone, rispetto al centravanti della Salernitana.
Gli obiettivi della Lazio
D: Cosa ne pensi di Baroni e quali sono le ambizioni di questa squadra per la prossima stagione?
R: Nei confronti di Baroni ho tanta stima e penso che se la sia meritata per ciò che ha dimostrato sul campo negli ultimi anni. Ha fatto un ottimo lavoro sia a Lecce che a Verona e ha senza alcun dubbio qualità ed esperienza. Adesso è arrivato in una piazza delusa e in un ambiente scosso dai cambiamente così repentini degli allenatori. Lui però saprà trovare la chiave giusta per far sì che la prossima stagione sia sorprendente.
D: Hai indossato la fascia di capitano a Roma e sai bene cosa significa. Con la partenza di Immobile, chi ha il carattere giusto per prendere questa eredità?
R: Ho indossato la fascia di capitano per tantissimi anni, ma credo che per dare un giudizio bisgonerebbe vivere lo spogliatoio e Formello quotidianamente. Non posso esprimermi in tal senso perchè non conosco le dinamiche interne, non so chi sono i leader e quelli che hanno un peso specifico diverso per il resto della squadra. Spesso il capitano è uno che parla poco, ma lo fa in modo mirato, da leader. Questo è un gruppo che sta cambiando e non posso fare un nome non sapendo tutto ciò che accade nel gruppo Lazio.