Chi è Fraedrich Tim? Doveva essere una felice giornata di vacanza per una famiglia tedesca in visita nel nostro Paese. Si è però trasformata in una terribile tragedia. Fraedrich Tim ha infatti perso la vita sul Lago di Como dopo aver salvato suo figlio più piccolo dall’annegamento.

Si tratta del secondo episodio nel giro di pochi giorni nelle acque del Lago di Como. Solo mercoledì 17 luglio un turista inglese di 22 anni ha perso la vita in circostanze simili.

Chi è Fraedrich Tim: manager e padre di due figli

Fraedrich Tim era un manager di 51 anni di origine tedesca. Era sposato con la 50enne Susanne che di professione è una fisioterapista. La coppia ha avuto due figli, un maschietto di 12 anni e una femmina di 17.  

La famiglia risiede a Uslar in Germania, nella regione della Bassa Sassonia e ad una settantina di chilometri a sud di Hannover.

La ricostruzione della tragedia

Il dramma si è consumato in pochi istanti nel primo pomeriggio di ieri, martedì 24 luglio 2024, nello specchio d’acqua vicino il comune di Colico. Fraedrich Tim aveva deciso di festeggiare il 50esimo compleanno della moglie con una giornata di relax proprio sul Lago di Como.

Per rendere ancor più emozionante l’esperienza sul lago, Fraedrich Tim aveva deciso di noleggiare una piccola imbarcazione e perlustrare così i dintorni.

Sembrava una giornata perfetta, tra il bel sole, la compagnia della famiglia e la possibilità di rinfrescarsi con un bagno nelle acque del lago.

All’improvviso, però, il secondogenito della coppia si è trovato in difficoltà proprio durante la balneazione. Non è chiaro se sia dovuto ad un malore, ad un affaticamento fisico o in conseguenza alle correnti del lago. Il padre non ha esitato ad aiutarlo, tuffandosi immediatamente dalla barca.

Ha sostenuto il corpo del figlioletto e grazie all’aiuto della madre, ancora a bordo dell’imbarcazione, è riuscito a trarlo in salvo.

Poi però la tragedia. Fraedrich Tim è stato inghiottito dalle acque, probabilmente risucchiato dalla corrente intensa. Lo sforzo fisico impiegato per salvare suo figlio non gli ha lasciato energie per combattere la potenza delle acque del lago. Il suo corpo è così sparito, sotto gli occhi impietriti della famiglia. Erano all’incirca le ore 14:00.

L’arrivo dei soccorsi e le operazioni di ricerca

È stato subito lanciato l’allarme con la chiamata al 112. Sul punto della tragedia sono arrivati i mezzi della capitaneria di Porto e dei Vigili del Fuoco di Dongo. Una squadra di sommozzatori si è subito immersa per individuare il corpo dell’uomo.

Alle operazioni si è aggiunto anche il personale dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Bellano che ha coordinato le ricerche da terra, mentre un elicottero della Guardia di Finanza perlustrava dall’alto la zona. Nonostante l’intervento di una squadra specializzata di sommozzatori arrivata da Torino, le ricerche non hanno ancora dato esito positivo e sono tuttora in corso.

La moglie e i due figli sono apparsi profondamente scioccati dalla vicenda, tanto da vedersi assegnare un supporto psicologico per elaborare l’accaduto.

La tragedia è stata subito riportata alle autorità giudiziarie italiane e al consolato tedesco. L’imbarcazione utilizzata per l’escursione è stata ormeggiata alla banchina di Gravedona ed Uniti ed è a disposizione delle autorità per eventuali controlli.

Il precedente di qualche giorno prima

Il Lago di Como era già stato teatro di una terribile tragedia qualche giorno prima. Era infatti il 17 luglio 2024 quando il giovane studente inglese Sam Paul Rigby ha perso la vita annegato in circostanze molto simili a quanto accaduto ieri.

Il 22enne originario di Liverpool aveva deciso di visitare la zona davanti a Menaggio in compagnia della fidanzata 19enne. Sam Paul Rigby si era tuffato nelle acque del Lago dalla imbarcazione che avevano noleggiato e non è più riemerso.

Il suo corpo è stato rinvenuto solo in serata davanti a Griante, trascinato dalla corrente alcuni chilometri più a sud di dove è stato visto in vita per l’ultima volta.