I bambini sui social sembrano non mancare mai e lo show su Instagram non si ferma, anzi a volte comincia a pochi istanti dalla nascita. Chiara Nasti ha partorito la sua seconda figlia avuta con Mattia Zaccagni, Dea, nata oggi, il 24 luglio 2024. Per la coppia è sicuramente un grande e importante giorno e la notizia si è già diffusa tra commenti e condivisioni online. Tuttavia, fa effetto vedere già la bambina completamente esposta, mostrata da una foto sul profilo del calciatore della Lazio, ancora il cordone ombelicale attaccato.
Bambini sui social, Chiara Nasti ha partorito e Mattia Zaccagni pubblica la foto della figlia Dea appena nata
La piccola Dea è già acclamatissima, è circondata dall’affetto dei genitori, si, ma anche da quello dei follower dell’influencer e dell’attaccante della Lazio. Nella foto è in primo piano tra le braccia del papà. Sulla sinistra invece, ecco mamma Chiara, coperta e provata dal parto. La bimba ancora non ripulita, si guarda intorno abbracciando i suoi primi istanti di vita.
Non è difficile chiedersi, in un momento così delicato, chi sia stato inoltre incaricato di procedere con lo scatto e con la pubblicazione immediata sui social media.
Chiara Nasti che allatta la piccola Dea: la foto su Instagram
Mattia Zaccagni e Chiara stanno chiaramente e giustamente festeggiando, tra baci e abbracci affettuosi dei loro follower e dei loro cari, la nascita della loro piccola.
Tuttavia, immagini tanto intime come quelle del post-parto e dell’allattamento, non possono che indurre chi guarda ad una riflessione sulla privacy in merito all’esposizione dei neonati sui social media.
Se da un lato la condivisione di attimi felici con amici e follower è più che comprensibile, dall’altro ci si domanda se sia giusto esporre fin dai primi istanti di vita bambini così piccoli.
Mentre i genitori godono del sostegno e dell’affetto virtuale, è essenziale considerare le implicazioni a lungo termine per piccoli che, in casi come questi, cresceranno con una presenza online già definita da altri sin da quando sono neonati.
In un momento in cui la privacy, soprattutto dei minori, è sempre più preziosa anche per motivi di sicurezza, si è sempre alla ricerca del modo giusto per bilanciare il desiderio di condividere, con il rispetto per la riservatezza dei più piccini.