Fondi pensione: occhio ai costi occulti, ecco come impattano sul futuro previdenziale. Analizziamo il report della COVIP.

Il recente rapporto pubblicato dalla COVIP offre un’approfondita e dettagliata analisi delle differenti tipologie di costi applicati ai fondi pensione. Scegliere un fondo pensione per garantire un futuro felice è una decisione rilevante. Scegliere un fondo pensione comporta un’adeguata valutazione di tutti i fattori, primo tra tutti gli oneri. I costi sono spesso ignorati e sottovalutati dai sottoscrittori e possono avere un impatto determinante sul rendimento del capitale accumulato nel tempo, andando a ridurre l’assegno previdenziale futuro.

Fondi pensione: il report della COVIP

La Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP) ha recentemente pubblicato l’ultimo rapporto dedicato ai costi dei fondi pensione. Il rapporto offre un’analisi dettagliata delle differenti tipologie di costi presenti all’interno dei fondi pensione e confronta le differenze tra le diverse tipologie (aperti, Pip e negoziali). L’iscrizione al fondo pensione avviene in maniera diversa se si tratta di fondo chiuso o aperto.

Nel caso di un fondo aperto, la sottoscrizione avviene direttamente attraverso la società di gestione del risparmio. Nel caso di un fondo chiuso l’adesione va comunicata al datore di lavoro per il quale si lavora in quanto di deve sapere di dover destinare il TFR al fondo pensione. Sarà l’impresa a trasmettere l’adesione al fondo pensione, a volte anche il dipendente dovrà farlo. Per saperlo è necessario dedicarsi all’ufficio delle risorse umane della propria azienda.

Fondi pensione: vantaggi e costi

I vantaggi legati all’adesione dei fondi pensione sono di natura fiscale: i versamenti sono deducibili per un massimo ammontare annuo fino a 5.165 euro. Ciò implica che i versamenti deducibili vanno ad abbattere il reddito imponibile e, di conseguenza, si riducono le tasse da pagare anno dopo anno. Conoscere i costi è un’informazione rilevante per operare una scelta ad hoc nella valutazione dei fondi pensione.

Con la finalità di fornire un’indicazione dei costi di ogni singolo fondo, COVIP ha deciso di adottare una metodologia di computo per determinare l’Indicatore Sintetico dei Costi (ISC), il quale viene pubblicato in Nota informativa del prodotto scelto. L’indicatore succitato esprime il costo stimato, che viene computato in misura % della posizione individuale. Si ipotizza che il soggetto aderente versi un contributo di 2.500 euro con saggi di rendimento pari a 4 punti percentuali su base annua. L’indicatore viene computato considerando differenti periodi di partecipazione: gli oneri si riducono a seguito dell’accumulazione del capitale.

COVIP sottolinea che su orizzonti di tempo di lungo termine, le differenze nei costi applicati ai diversi fondi hanno un impatto significativo sulla performance finale. I fondi negoziali sono quelli che prevedono l’applicazione di costi minori: trattandosi di organizzazioni senza finalità di lucro comportano il sostenimento dei costi di natura amministrativa e finanziaria. L’ISC medio varia da un minimo dell’uno percento allo 0,26 percento, nel caso in cui si aderisca al fondo per un arco di tempo pari a 35 anni. I costi più elevati si registrano nei fondi aperti e nei PIP: gli oneri oscillano tra l’1,2 percento ed il 2,3 percento, nel caso di fondi aperti. Nel caso di PIP i costi oscillano tra l’1,8 ed il 3,9 percento.

Fondi pensione: occhio ai costi occulti di gestione

Una voce di costo a cui prestare massima attenzione è costituita dai costi di gestione, ovvero gli oneri che i gestori applicano durante il periodo di adesione ai fondi. Tali costi vanno ad erodere i guadagni ed il capitale investito da parte degli aderenti. Il rendimento è sempre piuttosto incerto rispetto a quanto accade per il TFR.

Nel corso degli ultimi dieci anni si è assistito ad una crescita dei rendimenti dei fondi pensione, ma restano dubbi in merito alla trasparenza di questi prodotti. Rispetto ai fondi comuni di investimento, i fondi pensione sono prodotti meno trasparenti e risulta difficile capire quali siano i titoli venduti o acquistati.