Per competere ed avere successo è necessario saper battere i nemici o concorrenti: ecco cos’è il vantaggio competitivo porteriano.

Il vantaggio competitivo è una condizione che consente all’organizzazione aziendale di offrire beni e servizi migliori rispetto ai competitors, venendo ad acquisire una posizione di dominio sul mercato. Tale posizione di vantaggio competitivo è ottenuta attraverso l’utilizzo di capacità, di risorse e di competenze specifiche che gli altri concorrenti non possiedono e non sono in grado di equiparare.

Vantaggio competitivo porteriano: come sconfiggere i concorrenti dell’azienda?

Il vantaggio competitivo di Michael Porter è un aspetto rilevante e determinante di un’azienda in quanto permette di fidelizzare la clientela e di generare maggiore profitto. Il vantaggio competitivo può essere difficile da mantenere nel medio-lungo termine poiché le imprese cercheranno sempre di superare l’innovazione dell’azienda leader.

Di conseguenza, è rilevante per le imprese mantenere la propria posizione di vantaggio competitivo attraverso la R&S, l’innovazione e l’analisi della concorrenza e del mercato. Nel management strategico il vantaggio competitivo è divenuto centrale: nella letteratura manageriale sono tante le definizioni proposte dagli studiosi. La più gettonata è quella di Robert Grant che definisce il vantaggio competitivo di medio-lungo termine come:

“capacità dell’impresa di superare gli avversari nel raggiungimento del suo obiettivo primario: la redditività” (Grant, 1999, pagina 218).

In altre parole, il vantaggio competitivo di medio-lungo periodo è la capacità distintiva dell’azienda di sviluppare e di difendere una risorsa critica ed una capacità che possono essere fattori critici di successo aziendale. Il vantaggio competitivo è influenzato dai cambiamenti interni all’organizzazione aziendale e dai fattori esterni o esogeni all’azienda stessa. Nella creazione del vantaggio competitivo un ruolo determinante e significativo è rappresentato dalle innovazioni di processo o di prodotto.

Vantaggio competitivo aziendale: quali sono le caratteristiche?

Nel management strategico il vantaggio competitivo di medio-lungo termine deve essere sostenibile, duraturo e non facilmente imitabile dai competitors. Per fare ciò l’azienda deve rafforzare e salvaguardare gli elementi distintivi al fine di raggiungere una posizione irripetibile nella mente dei consumatori finali.

I vantaggi sono attribuibile ad una varietà di fattori, tra cui la struttura dei costi, la qualità dell’offerta dei prodotti, il brand, la proprietà intellettuale ed il servizio consumatori. L’insieme delle azioni e delle decisioni prese da un’impresa per mantenere un vantaggio sui concorrenti si chiama vantaggio competitivo.

Per costruire il vantaggio competitivo è necessario richiamare il modello delle 5 forze competitive di Porter. Il modello delle cinque forze competitive consente di capire come un’azienda possa ottenere profitti sostenibili tenendo conto della presenza nel mercato di concorrenti. Il vantaggio competitivo è conseguito mediante il vantaggio di differenziazione o il vantaggio di costo. Ecco quali sono le tre strategie attraverso le quali le organizzazioni aziendali possono costruirlo:

  • la leadership di costo, l’azienda mira ad essere percepita come il fornitore sia in grado di erogare un’offerta assimilabile a quella dei concorrenti, ma praticando prezzi più bassi;
  • la differenziazione, l’azienda punta a fornire un prodotto o servizio percepito dalla clientela come unico o superiore. Tale strategia si fonda sulla superiorità dell’azienda nel definire un prodotto dalle caratteristiche uniche;
  • la focalizzazione, l’azienda sceglie un segmento o un gruppo di segmenti per poi competere o sui costi o sulla differenziazione. Tale strategia si fonda sulla disponibilità in via esclusiva di competenze chiave.

Vantaggio competitivo aziendale: conclusioni

Il vantaggio competitivo aziendale è il segreto del successo dell’azienda: è necessario scoprirlo e difenderlo dalla concorrenza: rappresenta ciò che permette ad un’organizzazione aziendale di primeggiare rispetto ai suoi concorrenti sull’agone competitivo.

Nella letteratura manageriale si apprezzano gli studi Michael Porter: il vantaggio competitivo di medio-lungo termine è la base delle performances superiori registrate dall’azienda rispetto alla media dei concorrenti nel comparto di riferimento. Un vantaggio competitivo deve essere sostenibile, ovvero durevole e non semplicemente imitabile dai concorrenti. Non è una “furbata” o un trucchetto per vincere nel breve periodo, ma una marcia costante che ci porta avanti nel medio-lungo termine.