Un crollo improvviso, dalle conseguenze devastanti: il ballatoio del terzo piano che cede e porta con sé anche le strutture sottostanti. Due vite che vengono spezzate, tredici persone che rimangono ferite: tra loro ben sette bambine. Ecco cos’è successo alla Vela Celeste a Scampia nella serata del 22 luglio 2024: una tragedia su cui la Procura sta indagando per risalire alle cause e a eventuali responsabilità.
Secondo gli aggiornamenti di oggi, 24 luglio, alcuni dei feriti restano in gravissime condizioni.
Cos’è successo a Scampia? Il crollo del ballatoio alla Vela Celeste e le ipotesi sulla tragedia
Prima del crollo del ballatoio, secondo le testimonianze, si è sentito un forte boato: tutti coloro che erano sulla passerella, che collega il corridoio esterno a un’abitazione, sono caduti giù.
La Procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio colposo contro ignoti: le cause dell’incidente sono ancora da verificare. Intanto si fa strada l’ipotesi di una lite.
Stando ad alcuni testimoni sarebbe scoppiato un diverbio tra due nuclei familiari che avrebbe attirato altre persone sul ballatoio: forse troppo. Ma per ora è solo una voce non confermata ufficialmente.
C’è chi punta il dito contro la scarsa manutenzione della struttura e chi invece contro i lavori per la riqualificazione della Vela, l’unica che rimarrà in piedi a Scampia delle 7 realizzate tra gli anni Sessanta e Settanta. Quattro sono state già abbattute negli anni scorsi.
Ieri il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha escluso che il crollo sia da collegare ai lavori di messa in sicurezza avviati da qualche mese.
Intanto, in serata, dopo le verifiche 66 appartamenti della Vela hanno avuto il via libera e alcuni degli sfollati potrebbero rientrare nelle proprie abitazioni.
Le vittime e i feriti: due bimbe in condizioni gravissime
Le due vittime, Roberto Abbuzzo, 29 anni, e Margherita Della Ragione, 35, erano nipote e zia: il primo morto sul colpo, l’altra in ospedale a causa delle ferite riportate. Dei dodici feriti ancora in ospedale, le condizioni di Patrizia e Mia, 7 e 4 anni, destano particolare preoccupazione.
Le due bambine sono ancora gravissime: entrambe sono state operate all’ospedale Santobono, dove si sono recati anche anche il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, e l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia.
Come riferito dall’équipe medica, a Patrizia è stata asportata metà della calotta cranica ed è in prognosi riservata. Mia ha invece subito un intervento intracranico. Sette i minori coinvolti nell’incidente: altre cinque bambine sono ricoverate in ortopedia. Due sono state operate.
Degli adulti feriti, due delle tre donne ricoverate all’ospedale Cardarelli sono ugualmente in gravi condizioni. E’ in Rianimazione Martina Russo, 25 anni, moglie di Roberto Abbruzzo.