Scudetto libico in Italia giocato, festeggiato (poco) e premiato, ma con un piccolo giallo. Nell’ambito del piano Mattei, che prevede diversi scambi a livello culturale tra i due paesi, e dopo aver lottato tanto per voler ospitare nel Belpaese le finali del campionato di serie A della Libia per assegnare lo scudetto e aver dovuto sopportare i continui litigi tra le squadre e qualche dirigente, alla fine le partite ci sono state, una squadra ha vinto la Super Six libica e allo stadio dei Marmi c’è stata la premiazione con tanto di omaggio da parte del ministro degli Esteri e vice-Premier Antonio Tajani e il ministro dello Sport Andrea Abodi.

Tutto bello, tutto bene e tutto a posto? Si, ma fino a un certo punto. Mentre tutti sorridevano ed erano contenti per aver chiuso la stagione e trovato un vincitore, sul palco della premiazione sale Antonio Tajani che dedica alcune riflessioni e un discorso per omaggiare i giocatori e la federcalcio libica. Si parte con il ministro che ringrazia tutti e spiega: “Disputare qui le finali del campionato, è un segno di grande amicizia che abbiamo voluto ricambiare mettendo a disposizione le nostre strutture. Credo molto nella diplomazia dello sport e queste giornate rappresentano un momento importante nella nostra diplomazia“.

Premiazione scudetto libico, Tajani finisce il discorso e i libici abbandonano la sala: cosa è successo

Il ministro Antonio Tajani va oltre e sottolinea come “da settembre ci sarà la settimana dello sport nel mondo, la visita del presidente del consiglio è la dimostrazione del nostro interesse di rafforzare il legame con un paese amico e fratello come la Libia“.

Passano alcuni istanti e i giocatori, più qualche dirigente lasciano la sala e se ne vanno. Attimi di panico anche perché non si capisce cosa sia accaduto. Tutti si guardano attorno per cercare di capire dove sia il problema.

Passano altri minuti e un giocatore torna, prende la coppa, ringrazia velocemente e va via. Ma cosa è accaduto? Da parte dello staff del governo e del ministro si minimizza, dicendo che, bene o male, è tutto a posto, ma si fa strada che a qualche esponente della delegazione libica, federcalcio e giocatori, non sarebbe piaciuto il passaggio in cui Tajani parla del governo libico unito, ma sono solo rumors.

Di sicuro qualcosa che non è andato c’è stato, ma alla fine tutto si è sistemato anche perché col passare delle ore la situazione sembra si sia ricomposta. Ma in quel momento il gelo è stato totale, e non è la prima volta che Antonio Tajani fa qualche piccola gaffe, se poi gaffe è stata.