Non rispondeva al telefono, così un suo amico è andato a trovarlo nella casa di Merano nella quale viveva da qualche tempo, trovandolo senza vita. E’ quanto successo a Max Leitner, originario di Bressanone e soprannominato il “re delle evasioni“: è deceduto oggi 23 luglio 2024 ed aveva una salute cagionevole.
Leitner in 40 anni aveva rapinato e assaltato diverse banche e sportelli in Austria e in Italia, evadendo per 5 volte dal carcere.
Chi era Max Leitner? Causa morte ed età del rapinatore evaso 5 volte dal carcere
E’ morto nel pomeriggio di oggi 23 luglio 2024, a 66 anni, Max Leitner, conosciuto anche come il “re delle evasioni” o il “Vallanzasca dell’Alto Adige“.
Nato nel 1968 ad Elvas di Bressanone, in 40 anni di carriera criminale Leitner aveva rapinato diverse banche e sportelli, assaltato furgoni portavalori ed era rimasto coinvolto anche in numerosi conflitti a fuoco, senza però mai uccidere o ferire nessuno.
Un amico che assisteva Leitner, dalle condizioni di salute molto precarie, era passato nel pomeriggio di oggi presso la casa di Merano dove l’altoatesino viveva. Preoccupato perché non rispondeva al telefono, l’uomo ha trovato Leitner riverso a terra senza vita: probabilmente è stata fatale una caduta.
Leitner era salito agli onori della cronaca perché evaso ben 5 volte dai carceri (italiani ed austriaci) ai quali era stato assegnato, venendo sempre arrestato nuovamente dopo periodi di latitanza più o meno lunghi.
In uno di questi, l’ultimo (nel 2011), il rapinatore seriale aveva mandato anche un videomessaggio all’allora presidente della Repubblica italiano, Giorgio Napolitano, chiedendogli la grazia in quanto molto malato e desideroso di vivere una vita normale.
Nel 2019 Leitner si era anche rivolto alla Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo, chiedendo una compensazione per le sue condanne. Non avendo mai fatto del male a nessuno, egli riteneva che le pene subite fossero sproporzionate.
La famiglia di Leitner
Max non aveva un buon rapporto con una parte della propria famiglia. Molto legato alla madre Frieda e al padre (deceduto nel 2011), Leitner ha avuto anche una figlia che per un certo periodo ha risieduto in Irlanda e che si chiama Bettina.
Nel 2017, quando Leitner doveva scontare gli arresti domiciliari nella sua fattoria natale a Elvas vicino a Bressanone, i frequenti litigi con uno dei suoi fratelli lo portarono al ricovero presso una struttura psichiatrica di Verona.
I problemi di salute e le condanne
Come aveva affermato non molto tempo fa l’avvocato di Leitner, Angelo Polo, il suo assistito godeva di una salute cagionevole e ormai declinante. Ad aprile 2024 Leitner si sarebbe dovuto presentare all’incidente probatorio per una sparatoria del 2021 nella quale era rimasto coinvolto, ma appunto per problemi di salute non si presentò all’appuntamento.
Come affermato appunto da Polo:
Non stava un granché bene aveva avuto una lunga degenza l’anno scorso, cui era seguita una polmonite dalla quale era però uscito abbastanza bene, ma la salute non era delle migliori.
Il tribunale di Trento, constatata ormai la scarsa pericolosità sociale di Leitner, aveva quindi annullato gli arresti domiciliari ai quali era stato condannato. Come accennato prima, l’altoatesino trascorreva ormai gran parte del tempo in una casa ottenuta con i servizi sociali comunali.
La prima condanna del rapinatore seriale risale al 1990, quando un tribunale austriaco lo condannò a 12 anni di carcere per una rapina a Innsbruck. La seconda (a 7 anni) è invece del 2003, quando con due complici rapinò la Cassa Raiffeisen di Molini di Tures in Alto Adige: oltre alla rapina, Leitner venne condannato anche per fabbricazione di armi e materiale esplodente.
La terza ed ultima condanna è del 2004, quando Leitner fu condannato a 3 anni ed 8 mesi dal tribunale di Brescia per la sua terza evasione, avvenuta dal carcere di Bergamo sempre nel 2004.