Chi commette errori nella compilazione del Modello 730 può incorrere in alcuni rischi, come una sanzione amministrativa da 250 euro. Una bella cifra, che potrebbe anche diventare maggiore in caso di errori più gravi: infatti, le sanzioni possono arrivare anche fino al 240% dell’imposta evasa.
Per evitare di incorrere in situazioni pecuniarie spiacevoli è bene fare molta attenzione quando si compila e si presenta il modello: attenzione maggiore, nel caso in cui si decida di avvalersi della dichiarazione precompilata.
Come evitare le sanzioni? Vediamo quali sono i 2 errori più comuni del Modello 730 che fanno scattare sanzioni da 250 euro.
Quali sono gli errori che fanno scattare maggiormente le sanzioni
Ci sono, naturalmente, alcuni errori molto comuni nella compilazione del Modello 730 che fanno scattare maggiormente le sanzioni.
Per esempio, si possono commettere errori nell’indicazione dei beneficiari del 2, 5 e 8 per mille. Si tratta di un errore che, però, non fa rischiare sanzioni per il semplice fatto che non si tratta di dati che incidono sull’imposta.
I dati che devono essere necessariamente controllati sono i seguenti:
- Reddituali: lavoro, pensione o altri;
- Dei fabbricati;
- Detrazioni e deduzioni;
- Quadro dei familiari a carico.
Cosa controllare nel Modello 730 per evitare errori e sanzioni
Durante la compilazione del Modello 730, in autonomia avvalendosi della precompilata o presso un Caf o un professionista può capitare di commettere errori. Non si tratta di una situazione da sottovalutare perché, alcuni errori, possono portare il contribuente a dover pagare sanzioni amministrative da 250 euro. Inoltre, le sanzioni possono arrivare anche al 240% dell’imposta dovuta.
Accettare la dichiarazione precompilata senza apportare modifiche dà il grande vantaggio di non esporre il contribuente a controlli preventivi. Tuttavia, ciò non salva di certo dai controlli successivi.
Quindi, se si accetta la precompilata così come è stata predisposta dall’Agenzia delle entrate, non garantisce di certo che questa non contenga errori. In presenza di errori, in ogni caso, è sempre responsabile il contribuente a non aver controllato i dati presenti preinseriti.
Da ciò si deduce che non si può dare la colpa all’Agenzia delle entrate, ma la responsabilità di una dichiarazione inviata con alcuni errori è sempre del contribuente che non ha provveduto a controllare che il modello fosse corretto.
Il dichiarante, ovvero il contribuente che presenta la dichiarazione, ha il compito di verificare, modificare e integrare i dati presenti nel modello 730 precompilato. Qualora ci si accorga di aver presentato una precompilata con errori si deve correggere immediatamente quanto dichiarato, inviando un nuovo modello, entro i termini stabiliti. Se non si provvede in tal senso, allora potrebbero esserci conseguenze pecuniarie non da poco conto.
Se commetti questi errori rischi sanzioni da 250 euro
Se si commettono errori che comportano sia un minore che un maggior debito o credito è bene rendersene conto subito e provvedere subito a modificare la dichiarazione. In caso contrario, si rischiano sanzioni che possono arrivare fino al 180% dell’imposta evasa.
Tuttavia, le sanzioni maggiori si applicano nel caso di dichiarazione omessa, ovvero non presentata affatto. Viene considerata omessa la dichiarazione non presentata affatto oppure presentata dopo la scadenza dei 90 giorni dalla scadenza ultima per la trasmissione.
Quest’anno, in modo particolare, si considera omessa la dichiarazione dei redditi presentata dopo il 29 dicembre 2024.
Si incorre in omessa dichiarazione dei redditi anche se si presenta il Modello 730 commettendo uno dei seguenti errori:
- Utilizzando degli stampati che non siano conformi ai modelli ministeriali;
- Presentando un Modello non sottoscritto: la dichiarazione è nulla e si può rimediare sanando la mancata sottoscrizione entro 30 giorni dalla segnalazione.