I sindacati scendono in campo contro l’autonomia differenziata e lanciano un possibile messaggio di alleanza ai partiti che non vogliono far attuare questa misura promossa dalla maggioranza di centrodestra.

Oggi 23 luglio 2024, a Roma, il segretario della UIL Pierpaolo Bombardieri ha dato il via alla raccolta firme per il referendum abrogativo contro una legge già definita “spacca Italia”, per poi aggiungere: “L’autonomia non risponde ai bisogni reali delle persone”.

La UIL inizia la raccolta firme per il referendum contro l’Autonomia differenziata. Il segretario Bombardieri: “Preoccupato per la tutela dei diritti dei lavoratori”

L’autonomia differenziata, tema tanto caro alla Lega, è diventato legge e i partiti d’opposizione hanno promesso una reazione a tutto campo.

Questo è un tema che sembra compattare il tanto chiacchierato “campo largo” e nei giorni scorsi i partiti hanno cominciato a raccogliere le firme per organizzare il referendum abrogativo (come ha fatto Riccardo Magi di +Europa) proposto per la prima volta da Maurizio Landini, segretario della CGIL.

A proposito di sindacati, oggi 23 luglio 2024, presso la Galleria Sordi a Roma, è toccato anche a Pierpaolo Bombardieri: il segretario della UIL ha deciso di organizzare i banchetti per raccogliere le firme e sensibilizzare i cittadini e le cittadine italiane riguardo ai guasti che l’autonomia differenziata potrebbe creare in Italia.

Se in passato i sindacati spesso sono andati in ordine sparso sul come reagire alle politiche governative, anche qui il progetto leghista sembra aver compattato almeno due dei maggiori sindacati italiani. A Tag24 Bombardieri spiega innanzitutto cosa significa organizzare un referendum che dovrebbe tenersi nel 2025:

In questo momento noi siamo preoccupati di quali sono i diritti dei lavoratori e dei pensionati e come questi possono esser tutelati. Pensiamo che se la politica esce dai palazzi del potere e chiede per strada alle persone della loro situazione, se lo facesse tornerebbe indietro sull’autonomia differenziata.

“La politica deve tornare ad ascoltare le persone”

Da qui Bombardieri esplicita un altro passo importante del suo ragionamento e cioè che tante proposte e leggi elaborate dall’attuale governo non sembrano esser in grado di rispondere ai veri bisogni dei cittadini. Il progetto di autonomia differenziata non sembra quindi adatto ad aiutare le regioni a rendere più efficienti i loro servizi, andando inoltre a togliere risorse allo stato centrale.

A tal proposito Bombardieri afferma:

Alla politica chiediamo più serietà, più interventi a tutela dei salari, dei diritti e che non ci siano interventi che rischiano di allargare quella forbice di disuguaglianze già grande in questo paese.