E’ un’estate allarmante sul fronte della violenza in politica. L’attentato a Donald Trump, finora, ne ha segnato solo l’apice. L’ultimo episodio è stato denunciato a Massa Carrara: il capogruppo della Lega, Filippo Frugoli, ieri, 22 luglio, ha denunciato di aver subito un’aggressione da parte di un altro consigliere comunale, Stefano Alberti. Oggi, raggiunto da Tag24.it, ha raccontato come sono andati i fatti confidando di essere ancora scosso sotto l’aspetto umano. Questo, nonostante una telefonata di solidarietà di Matteo Salvini.

Aggressione al capogruppo della Lega di Massa Carrara, Filippo Frugoli

Nonostante i suoi ventisei anni, Filippo Frugali non è esattamente un novello nell’ambito politico: è consigliere comunale di Massa Carrara già da sei anni. In più, sta facendo carriera anche nell’ambito della Lega, il suo partito: è responsabile giovanile del Carroccio in Toscana.

D Allora, cosa è successo?

R “In consiglio comunale stavamo discutendo dell’azienda che si occupa della raccolta rifiuti. E io sostenevo la tesi che Massa, con il sindaco di centrodestra Francesco Persiani, è più pulita”.

D Al che, dai banchi dell’opposizione, ha chiesto parola il consigliere del Partito Democratico Stefano Alberti.

R “Esatto. E ha sostenuto che io vivevo in un mondo tutto mio. Alla The Truman Show”.

D La sua reazione a queste parole qual è stata?

R “Mi sono messo a ridere per la battuta”.

D Solo questo?

R “Poi, sempre sul tono della battuta e visto che mi stava facendo passare per lo scemo del villaggio, gli ho consigliato anch’io un film: Scemo & più Scemo”.

D Siete entrambi appassionati di cinema.

R “Ma non è stata la prima volta che io e il consigliere Alberti ci becchiamo”.

D Ma prima di ieri sempre in maniera civile.

R “Assolutamente sì. Non avrei mai pensato di scatenargli tutta questa rabbia”.

D E’ stato sorpreso dalla sua reazione?

R “Certo. Quando è finito il consiglio, mi ha stretto le mani sul collo. Ma ripeto: fino a quel momento, l’avevo presa a ridere. Anche perché lui è una persona di sessant’anni, io ne ho 26. Poi anche lui è in consiglio da almeno 15 anni…”

D Siete colleghi da tempo, allora. Eravate anche amici?

R “Amici forse è una parola grossa. Però fuori dal consiglio comunale sarà capitato di essere andati a prendere un caffè assieme”.

D Dal caffè allo scontro fisico.

R “Anche se aveva urlato ‘Ti spacco i denti, ti spacco i denti! Vieni fuori che ti spacco i denti!’, a consiglio comunale finito, io sono uscito dall’aula tranquillo. Convinto che fosse finita lì…”.

D Invece…

R “Invece lui è venuto di corsa contro di me e mi ha afferrato per il collo. Mi ha graffiato ed è rimasto attaccato alla mia maglietta fino a quando non l’hanno portato via”.

La possibile denuncia e la telefonata di Salvini

D Ora l’ha denunciato?

R “Lo farò. Ieri sono andato al Pronto Soccorso: dopo un pò ho cominciato ad avvertire il battito accelerato e mi girava un pò la testa. Mi hanno dato cinque gironi di prognosi”.

D Oggi il consigliere Alberti l’ha chiamata per chiederle scusa?

R “Nè da parte sua nè da parte del Partito Democratico nè da parte del centrosinistra mi è arrivata una telefonata di solidarietà”.

D Niente.

R “Nemmeno un messaggio per chiedere se stavo bene”.

D Chi gli si è mostrato, invece, vicino?

R “La Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Azione”.

D Le dispiace.

R “Mi dispiace soprattutto il fatto che sui social alcuni esponenti di sinistra scrivano ‘Solidarietà ad Alberti, incapace di gestire una situazione per lui claustrofobica’“.

D Claustrofobica?!

R “Lui strozzava me e lui si sentiva in una situazione claustrofobica…Per questo sono dispiaciuto sia sul piano umano che su quello politico”.

D Perché politico?

R “Io stesso, qualche anno fa, sono stato il primo a mostrare solidarietà quando delle persone legate al centrodestra hanno aggredito un ragazzo omosessuale”.

D La violenza è sempre da condannare.

R “Io l’ho fatto. Loro no. La Lega per questo ha già chiesto le dimissioni da consigliere di Alberti. Stamattina mi ha chiamato il ministro Salvini”.

D Che le ha detto.

R “Di farmi forza e andare avanti”.

D Di questi tempi: dopo l’attentato a Trump e la violenza politica all’ordine del giorno…

R “Io credo che in Italia tutto sia partito da Ilaria Salis”.

D Ilaria Salis?! Come mai?

R “Vedremo la verità che scaturisce dal processo, ma una persona accusata di aver malmenato delle altre, la sinistra l’ha candidata per l’europarlamento…”

D Un cattivo esempio?

R “A Massa, la sinistra ci chiama ‘la maggioranza Orban, i figli di Putin’. Ma così si fomenta il clima d’odio e si rischia ciò che è avvenuto ieri: non è tollerabile”.

D Si potrebbe pensare a un altro film per descrivere tutto quanto accaduto?

R “‘Il nonno scatenato’, visto che Alberti potrebbe essere mio nonno. O si potrebbe pensare alla scena di Homer dei Simpson quando afferra per il collo Burt”.