Pensioni con la Fornero? Nel 2025, il sistema previdenziale sarà ancora improntato sulla “riforma delle pensioni lacrime e sangue” di Elsa Fornero. Non che ci fossero particolari dubbi, visto che il governo italiano non è intervenuto con nuove misure per permettere un’uscita anticipata dal lavoro con regole meno rigide di quelle attuali.

Non è sbagliato affermare che le regole previdenziali introdotte da Elsa Fornero, ex ministra del Lavoro nel governo Monti, sono ancora messe in discussione, nonostante siano state introdotte per salvaguardare i conti pubblici. Qualcuno, però, non si è posto il problema dello svantaggio e delle ripercussioni sui lavoratori derivanti dal mancato accesso alla pensione.

Il sistema previdenziale italiano è ancora ancorato alle disposizioni normative del 2011, tanto che lo slogan principale di diverse campagne elettorali è stato quello di una battaglia per le riforme delle pensioni o, meglio, per il superamento della legge Fornero. Vediamo insieme quali sono i punti salienti del sistema previdenziale per il 2025.

Pensioni con la Fornero nel 2025

È necessario ammettere che, nel 2025, i lavoratori andranno in pensione secondo le regole istituite dalla legge Fornero. Questa prevede 67 anni di età per la pensione di vecchiaia, mentre per la pensione anticipata ordinaria è necessario aver maturato un requisito contributivo di 42 anni e 10 mesi per gli uomini (41 anni e 10 mesi per le donne).

Dal 2011, anno dell’introduzione della riforma più contestata dell’ultimo decennio, non è sbagliato affermare che l’opinione pubblica ha bollato la riforma Monti-Fornero come un disastro.

Tuttavia, la verità è che, sebbene impopolare, il sistema doveva essere introdotto per bilanciare le casse dello Stato e attualmente non può essere superato.

Per questo motivo, la legge Fornero continua a essere applicata nel sistema previdenziale italiano. Ed è questo il punto di partenza delle pensioni del 2025.

Chi potrà andare in pensione nel 2025 con le vecchie regole

Il punto di partenza resta la “riforma delle pensioni lacrime e sangue”. Durante un’interrogazione sulla compatibilità finanziaria della riforma del sistema pensionistico, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha confermato i principi normativi della legge Fornero.

Inoltre, ha anticipato la possibile proroga delle misure Quota 103, Ape Sociale e Opzione Donna, la cui scadenza è fissata al 31 dicembre 2024.

Come riportato da money.it, il ministro delle Finanze ha deciso di rafforzare la discussione sul sistema previdenziale basato sulla legge Fornero. Giorgetti ha sottolineato che “vista la situazione demografica odierna, tutti i sistemi pensionistici sono destinati a incontrare difficoltà nel lungo termine”.

Tuttavia, ha confermato che l’asse portante del sistema resta basato sulla pensione anticipata.

In altre parole, la riforma previdenziale viene valutata in relazione al trend demografico del Paese. È certo che la drastica riduzione delle nascite avrà effetti negativi sulle pensioni, riducendo il numero dei lavoratori e aumentando il bilancio dei pensionati.

Tutto questo porterà a un incremento della spesa previdenziale senza un corrispondente aumento delle entrate contributive.

Nei prossimi anni, gli interventi previdenziali saranno valutati in base alla sostenibilità delle casse dello Stato, evidenziando la necessità di mantenere le regole previste dalla legge Fornero.

Cosa succede per le pensioni nel 2025?

 Nel 2025 non ci sarà una riapertura delle opzioni previdenziali preesistenti. Come spiegato dal ministro delle Finanze, le attuali misure come Quota 103 e Quota 41 sono in vigore grazie alla riforma del 2011.

La legge Fornero ha contribuito a un risparmio di oltre 80 miliardi di euro, anche se ha comportato il passaggio al solo sistema contributivo, contribuendo a riequilibrare i conti pubblici.

Tuttavia, è anche vero che sono state introdotte penalizzazioni per chi opta per l’uscita anticipata dal lavoro, come avviene con la pensione Quota 103. Inoltre, sono state apportate modifiche al requisito anagrafico per Ape sociale e Opzione donna, insieme ad altri vincoli normativi.