Continuano le calamità in Etiopia. Una frana ha provocato la morte di almeno 55 persone il 22 luglio nella regione meridionale del Paese. Le vittime erano persone che si erano recate sul luogo per soccorrere coloro che erano rimasti intrappolati sotto la frana, verificatasi il giorno precedente.
La frana in Etiopia del 22 luglio 2024
Una tragedia devastante ha colpito l’Etiopia domenica 21 luglio, quando forti piogge hanno causato una prima frana nella zona montuosa di Gofa, nella regione meridionale del Paese. Mentre le autorità continuavano a svolgere le operazioni di ricerca e salvataggio, un’ulteriore frana, altrettanto letale, si è abbattuta nella mattinata di lunedì. Membri di polizia e residenti, che si erano mobilitati per salvare coloro che erano rimasti intrappolati, sono stati colpiti dalla nuova frana.
Secondo quanto riportato dalla Bbc, citando Ato Kasahun Abayneh, capo della comunicazione della zona colpita, mentre si stavano rimuovendo i detriti che si erano posati sulle abitazioni, il terreno è crollato. Questo crollo ha causato la formazione di ulteriori dighe e ha travolto un gran numero di persone. Ato Kasahun ha aggiunto che, sebbene le calamità si verifichino occasionalmente nella zona a causa del terreno scosceso, il numero delle vittime non era mai stato così elevato.
Il bilancio delle vittime
Finora sono stati recuperati i corpi di 146 etiopi, inclusi donne, bambini e agenti di polizia. Le autorità hanno intensificato le operazioni di ricerca e salvataggio, che proseguiranno per tutta la giornata. C’è preoccupazione che il bilancio delle vittime possa ulteriormente aumentare.
La calamità ha colpito due villaggi. Le autorità hanno annunciato che saranno allestite tende e fornita assistenza agli abitanti delle zone colpite. Inoltre, hanno esortato i residenti a prendere le dovute precauzioni per mitigare il rischio di ulteriori inondazioni. Molti attribuiscono queste calamità alle precipitazioni estreme provocate dal riscaldamento climatico. Lo scorso gennaio, una frana ha causato la morte di 21 minatori in Tanzania. La tragedia è stata attribuita a fenomeni meteorologici estremi legati a El Niño.