È morto all’età di 88 anni, nella sua casa a Detroit, Abdul Fakir, noto come Duke, l’ultimo membro originale rimasto dei Four Tops. Un portavoce dell’artista ha riferito che la causa della morte è stata un’insufficienza cardiaca. In una nota, la famiglia ha affermato:

“I nostri cuori sono pesanti mentre piangiamo la perdita di un pioniere, un’icona e una leggenda della musica che, attraverso i suoi 70 anni di carriera musicale, ha toccato la vita di così tante persone mentre continuava a fare tournée fino alla fine del 2023 e si è ufficialmente ritirato quest’anno. Come ultimo membro fondatore vivente dell’iconico gruppo musicale The Four Tops, troviamo conforto nell’eredità di Duke che continua a vivere attraverso la sua musica per le generazioni a venire”.

Tra i colleghi che lo ha hanno ricordato, il cantante Smokey Robinson:

“Fratello mio, mi dispiace davvero doverti dire addio, ma sei stato chiamato a casa dal Padre per unirti ancora una volta a Lawrence, Obie e Levi e continuare a suonare la musica celestiale che avete creato mentre eravate qui”.  

Abdul Duke Fakir causa morte, età e carriera 

Nato il 26 dicembre 1935 a Detroit, da giovane frequentò la Pershing High School dove giocò a football. Qui incontrò Levi Stubbs, un giovane cantante. I due legarono molto tanto che Stubbs era solito accompagnare Fakir agli eventi sportivi dove si divertivano a coinvolgere gli altri compagni di squadra a cantare con loro, in particolare Lawrence Payton e Renato “Obie” Benson”.

Inizialmente, si diedero il nome “The Four Aims” ma alla prima sessione di registrazione con la Chess Records a Chicago, gli fu ricordato che il quartetto di canto, gli Ames Brothers, era un gruppo molto popolare, e fu suggerito di cambiare il loro nome per evitare confusione. Il loro direttore musicale Maurice King suggerì il nome Four Tops. Nel 1960, divennero presto uno dei più grandi gruppi discografici con 14 successi in classifica.

Tra i loro brani più importanti figurano l’esuberante “I Can’t Help Myself (Sugar Pie Honey Bunch)” e l’urgente “Reach Out, I’ll Be There”, entrambe arrivate al primo posto, insieme alle hit della Top 10 “It’s The Same Old Song”, “Standing In the Shadows of Love” e “Bernadette”. Per circa due anni, i Four Tops lavorarono con il team di autori e produttori della Motown Holland-Dozier-Holland. Una volta lasciata l’etichetta nel 1972, il quartetto ottenne altri dischi nella Top 10 con “Keeper of the Castle” e “Ain’t No Woman (Like the One I Got”).

I Four Tops continuarono a suonare insieme come gruppo fino alla morte di Payton nel 1997. Benson e Stubbs morirono invece rispettivamente nel 2005 e nel 2008. Abdul Fakir era stato in tour fino alla fine del 2023 assumendo nel frattempo nuovi cantanti per riempire le fila del gruppo ricoprendo il ruolo sia di collegamento originale dei Tops che di custode della loro eredità. Quest’anno aveva deciso di ritirarsi nominando Michael Brock come suo successore.

Nel 2022, Fakir aveva pubblicato un libro di memorie, I’ll Be There: My Life With the Four Tops. Come membro dei Four Tops Fakir è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1990, ha ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame nel 1997, è stato inserito nella Vocal Group Hall of Fame nel 1999, nella Grammy Hall of Fame nel 1998, ha ricevuto il Grammy Lifetime Achievement Award nel 2009 ed è stato incluso nella classifica dei 100 migliori artisti discografici di tutti i tempi della rivista Billboard.

Moglie e figli 

Fakir viveva a Detroit con la sua seconda moglie. Lascia sette figli, di cui uno morto prima di lui, tredici nipoti e nove pronipoti.