Tragedia a Sant’Agata di Militello, in provincia di Messina: all’alba di oggi 22 luglio 2024 una 40enne del posto, Giuliana Faraci, è morta per cause ancora da chiarire. Lo scorso venerdì sera, cioè il 19 luglio, era andata a cena con le amiche in un locale dove veniva servito anche sushi.

Fra venerdì e sabato i primi malori, a cui è seguito il decesso. L’avvocato della famiglia di Faraci ha presentato un’esposto e negato che la 40enne abbia mangiato quella sera sushi, mentre la procura di Patti ha chiesto l’autopsia.

Messina, chi è Giuliana Faraci, morta dopo una cena a base di sushi

Una cena a base di sushi potrebbe esser costata la vita a Giuliana Faraci, 40enne originaria di Sant’Agata di Militello (provincia di Messina), morta oggi 22 luglio 2024. La donna era andata in un ristorante lo scorso venerdì sera, per passare con le amiche una serata di svago dopo il lavoro che la impiegava presso un centro medico di Sant’Agata di Militello.

Dopo la cena, Faraci comincia a sentirsi male sabato pomeriggio e ritorna a casa: vomito e sintomi intestinali sono durati tutta la notte. All’alba della giornata di oggi il decesso, con la madre che aveva trascorso tutto il tempo accanto alla figlia per assisterla.

La 40enne sarebbe morta nel sonno. Le versioni che circolano in queste ore divergono e al momento non è possibile stabilire se la 40enne abbia effettivamente mangiato sushi o meno.

Salvatore Mancuso, avvocato della famiglia che ha presentato un esposto al commissariato di polizia per accertare le cause del decesso, respinge quest’ipotesi.

Bruno Mancuso, sindaco di Sant’Agata di Militello, ha postato su Facebook un messaggio per ricordare Faraci, con la quale lavorava da tempo:

La famiglia chiede chiarezza: “Perché non è stata portata in ospedale?”

Il cruccio della famiglia e degli amici in queste ore è capire se Faraci potesse esser salvata o meno. Com’è stato possibile non ritenere che il malessere della 40enne non fosse tanto grave da sconsigliare un ricovero in ospedale?

Come fa sapere l’avvocato della famiglia, Salvatore Mancuso, che contesta la versione di una cena di sushi andata male:

I medici sono andati in casa e non hanno ritenuto di dovere portare la donna in ospedale. Per loro si trattava di una intossicazione alimentare e non sarebbe stato necessario il ricovero. Non corrisponde a verità, come riportato da numerose testate giornalistiche, che la signora Faraci abbia cenato a base di sushi o di pesce crudo. Attendiamo fiduciosi gli esiti dell’autopsia per avere dei chiarimenti medico-legali sulle cause di questa tragica e prematura morte.

La procura di Patti ha aperto un’inchiesta e cercherà di capire quale sia stata la causa del decesso, se qualcosa contenuto nel cibo mangiato venerdì sera o altri elementi pregressi e al momento ignoti. Resta comunque l’amarezza e la tristezza in chi conosceva Faraci, piangendo ora la scomparsa di una donna ben voluta e dal carattere solare ed allegro.

Un episodio simile era avvenuto nel febbraio 2023 a Napoli, con un 40enne deceduto dopo aver mangiato del sushi. Anche lì era stata aperta un’inchiesta.