Un’altra giornalista è stata condannata in Russia. Lunedì 22 luglio, un tribunale del Tatarstan ha dichiarato colpevole la giornalista russo-statunitense Alsu Kurmasheva. Kurmasheva era stata arrestata l’anno scorso a Kazan.

Russia, Alsu Kurmasheva è stata condannata a 6 anni e mezzo di carcere

Un tribunale del Tatarstan ha condannato la giornalista di Radio Free Europe/Radio Liberty, Alsu Kurmasheva, a sei anni e mezzo di carcere per “diffusione di false informazioni” sui militari. Kurmasheva è la seconda giornalista americana condannata dalla Russia dai tempi della Guerra Fredda. Secondo quanto riportato dall’Associated Press, la portavoce Natalya Loseva ha dichiarato che il caso è stato classificato come segreto e che non possono essere forniti ulteriori dettagli.

La condanna della giornalista è arrivata venerdì 19 luglio, proprio il giorno in cui il giornalista del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, è stato condannato a 16 anni di carcere. La rapidità del processo di Gershkovich aveva alimentato le speranze per un possibile accordo di scambio di prigionieri tra Washington e Mosca. Anche il caso di Kurmasheva è stato chiuso in tempi relativamente brevi, suscitando così diverse discussioni. La sua detenzione è stata prorogata sei volte in totale e l’ultima apparizione in tribunale risale al 31 maggio.

Perché è stata arrestata Kurmasheva?

La giornalista ha doppia cittadinanza e risiedeva a Praga. È stata arrestata nell’ottobre del 2023 durante una visita familiare a Kazan, capoluogo della regione centrale russa del Tatarstan. L’accusa nei suoi confronti è di non essersi registrata come “agente straniero” mentre svolgeva attività di raccolta di informazioni sull’esercito russo nel corso del suo lavoro.

Alsu Kurmasheva ha 47 anni, è sposata ed è madre di due figli. Anche il marito di Kurmasheva, Pavel Butorin, è un giornalista e lavora per Radio Free Europe/Radio Liberty. Butorin sostiene l’innocenza di sua moglie e ha affermato in un post su X:

Io e le mie figlie sappiamo che Alsu non ha fatto nulla di male. E anche il mondo lo sa. Abbiamo bisogno di lei a casa.