Continua il momento magico del tennis italiano. Dopo la scalata di Sinner, il numero uno al mondo; i risultati di Musetti, arrivato in semifinale a Wimbledon e l’exploit di Jasmine Paolini, a far esplodere di gioia gli amanti di questo sport ci ha pensato Berrettini. Matteo è tornato e, dopo un periodo travagliato, si è portato a casa il torneo di Gstaad, il nono della sua carriera. Ha battuto Tsitsipas in semifinale e poi travolto Halys in due set, in una competizione che è “soltanto” un 250, ma che ha un valore importantissimo per lui. Con questa vittoria infatti il romano ha ritrovato tutte le certezze che negli ultimi mesi sembrava aver perso e tutto questo fa sperare in vista delle Olimpiadi di Parigi ormai alle porte. Berrettini è rientrato nella Top 50 della classifica mondiale e ora punta alla Top 10: l’ex tennista, Nargiso, commenta a Tag24.

Berrettini torna nella Top 50: Nargiso commenta a Tag24

D: Che Berrettini stesse finalmente bene lo avevamo già visto contro Sinner e a Gstaad ha dimostrato finalmente di essere tornato?

R: Anche prima di quel match aveva dimostrato di esserci, perchè aveva già vinto un torneo sull’erba, dimostrando di essere tornato. A Wimbledon poi siamo stati sfortunati, perchè due dei nostri atleti, i migliori insieme a Musetti, si sono incontrati così presto. Il lavoro però paga sempre e quello che sta facendo con Roig si vede e siamo contenti.

D: Ora Berrettini è tornato nella Top 50, ma l’obiettivo è quello di rientrare nei primi 10?

R: Secondo me dipende solamente dal grado di salute che lui avrà nel prossimo anno. Un giocatore come Matteo è uno che, prima di avere tutti i problemi fisici che ha avuto, ha fatto semifinale e finale negli Slam, semifinale US Open, finale a Wimbledon e ha vinto diversi tornei. Non c’è dubbio che valga i primi 10 dal punto di vista del gioco, ma poi devi raggiungere questo obiettivo durante tutto l’anno. Te lo deve permettere il fisico perchè gli altri corrono e devi essere a livello per 65/70 partite.

D: Il dubbio sulla sua condizione fisica, al momento resta?

R: Questo ce lo dovrebbe dire il suo preparatore, perchè nessuno può fare una previsione su questo. Possiamo solo augurarci che lui stia bene e che non si debba fermare più. Gli faccio un grosso in bocca al lupo.

I Giochi Olimpici di Parigi

D: Siamo a ridosso del Giochi Olimpici, cosa dobbiamo aspettarci dai nostri atleti?

R: Abbiamo ormai dei giocatori che tutte le settimane, indipendentemente dalla superficie, sono protagonisti. Dal punto di vista maschile, singolo e doppio e femminile, singolo e doppio, credo che siamo accreditati, senza alcun dubbio, ad andare a vincere delle medaglie. Non è dato sapere quante e quali, ma speriamo tutti in delle follie. la più chiusa potrebbe essere la singolare femminile perchè la Swiatekper ora ha domniato in lungo e in largo. Per il resto sono tutti aperti e abbiamo giocatori che possono ambire ai gradini più alti.

D: Occhi puntati su Sinner?

R: Credo che lui ora stia bene, anche perchè mi è piaciuto sia a Parigi che a Wimbledon. In questo momento però è Alcaraz il favorito, visto che ha vinto gli ultimi due Slam. E’ l’uomo che tutti vogliono battere e il primo che ha la possibilità di provarci è proprio Jannik. Solo lui ci può competere seriamente. Nella finale di Wimbledon, ad esempio, ha dominato anche contro Djokovic.

D: La doppia finale persa dalla Paolini potrà essere d’aiuto per affrontare al massimo Parigi?

R: Senza alcun dubbio. Jasmine, nel momento in cui ha avuto la chance, se l’è andata a prendere. E’ stata bravissima sia al Roland Garros che a Wimbledon e la finale di Londra si è giocata sul nulla. La partita poteva andare da una parte o dall’altra e purtroppo è finita come sappiamo. Non c’è dubbio erò che lei su terra si possa giocare almeno un bronzo.