Sblocco del conto corrente senza successione. In alcuni casi, i segnali del decesso di un familiare sono già presenti, mentre in altri arriva come un fulmine a ciel sereno. La famiglia si trova ad affrontare un momento doloroso e difficile, oltre che le inevitabili vicende burocratiche.
Nei giorni successivi al decesso, ci si prepara a compilare la dichiarazione di successione, relativa alla divisione dei beni che vanno in eredità. Tra le tante domande che sorgono, la più frequente riguarda lo sblocco del conto corrente del de cuius senza successione. Vediamo insieme come funziona.
Sblocco del conto corrente senza successione
Le motivazioni che spingono a richiedere lo sblocco del conto corrente senza successione possono essere diverse, spesso legate alla mole di adempimenti fiscali connessi alla dichiarazione di successione o alle normative vigenti in caso di successione con o senza testamento.
Un aspetto tutt’altro che secondario, dato che esiste una categoria di contribuenti esonerati dalla presentazione della dichiarazione di successione.
Come e quando l’Agenzia delle Entrate esonera i contribuenti dall’obbligo di presentare la dichiarazione di successione?
Chi deve presentare la dichiarazione di successione
Come specificato nella sezione dedicata alla dichiarazione di successione sul sito dell’Agenzia delle Entrate, la dichiarazione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, che generalmente coincide con la data del decesso del contribuente. Sono tenuti alla presentazione della dichiarazione di successione i seguenti soggetti:
Categoria | Descrizione |
Gli eredi, i chiamati all’eredità e i legatari (purché non vi abbiano espressamente rinunciato o – non essendo nel possesso dei beni ereditari – chiedano la nomina di un curatore dell’eredità, prima del termine previsto per la presentazione della dichiarazione di successione) o i loro rappresentanti legali | Le persone che hanno diritto all’eredità, salvo rinuncia, o che chiedono un curatore dell’eredità prima del termine della dichiarazione |
I rappresentanti legali degli eredi o dei legatari | Coloro che rappresentano legalmente gli eredi o i legatari |
Gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta | Le persone che prendono possesso dei beni in caso di assenza o morte presunta del defunto |
Gli amministratori dell’eredità | Gli amministratori nominati per gestire l’eredità |
I curatori delle eredità giacenti | I curatori nominati per gestire le eredità giacenti |
Gli esecutori testamentari | I soggetti che hanno il compito di eseguire le volontà testamentarie |
I trustee | I trustee che gestiscono i beni per conto di un trust |
Se più persone sono obbligate alla presentazione della dichiarazione è sufficiente presentarne una sola |
Quali beni non rientrano nella successione?
Chi sono i contribuenti esonerati dalla presentazione della dichiarazione di successione?
Secondo le disposizioni dell’Agenzia delle Entrate, non è necessario presentare la dichiarazione di successione se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti stretti del defunto, a condizione che il valore complessivo dell’asse ereditario non superi i 100.000 euro e che non comprenda beni immobili o diritti reali su immobili.
È importante sottolineare che tale esenzione potrebbe non essere applicabile in caso di sopravvenuta acquisizione di nuovi beni ereditari, con conseguente aggiornamento e modifica della condizione generale.
Riepilogo delle informazioni:
Condizione | Descrizione |
Destinatari dell’eredità | Coniuge e parenti in linea retta del defunto |
Valore dell’eredità | Non superiore a 100.000 euro |
Tipologia di beni | Non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari |
Eccezione | L’obbligo di dichiarazione può sorgere se emergono nuovi beni ereditari che modificano le condizioni iniziali |
Sblocco conto senza successione: l’autocertificazione per la banca
Come anticipato, i soggetti rientranti nello schema sopraindicato possono presentare all’istituto di credito del familiare defunto un’autocertificazione, attestando i requisiti previsti dalla legge per i contribuenti esonerati. All’autocertificazione dovranno essere allegati il certificato di morte e, se disponibile, il testamento.
Si tratta di un passaggio indispensabile per poter utilizzare il denaro presente sul conto corrente del defunto. È importante precisare che tale autocertificazione deve essere sottoscritta da tutti gli eredi.
Come riportato da money.it, la presentazione della dichiarazione di successione non comporta l’accettazione tacita dell’eredità.
In ogni caso, si consiglia di contattare l’istituto di credito per informazioni più dettagliate, in quanto alcune banche potrebbero richiedere ulteriori documenti, inclusa l’attestazione comunale dello status di eredi.