Tra i tanti bonus attualmente in vigore, c’è una misura che probabilmente non tutti conoscono e che, appena annunciata, catturerà subito l’attenzione: si tratta del bonus videogiochi 2024.

Si tratta, però, di un incentivo sicuramente diverso rispetto a quello che in molti avrete immaginato.
A chi spetta? Come ottenerlo? Come funziona? Domande che meritano subito una risposta per svelare cos’è questo fantomatico bonus videogiochi e chi sono i diretti interessati.

Cos’è il bonus videogiochi 2024

Nel 2024, sono attivi moltissimi bonus. Non solo per le famiglie e quelli edilizi, ma anche tante altre misure che si pensavano, ormai, finite. Si pensi, per esempio, al bonus rottamazione TV 2024. Ci sono anche alcuni bonus poco conosciuti, come il bonus videogiochi.

Sicuramente, il bonus videogiochi 2024 non è la misura che vi aspettate. Se avete sperato si trattasse di un incentivo per l’acquisto di videogame o console, la realtà è molto diversa.

Cos’è allora il bonus videogiochi? Si tratta di una misura, sotto forma di agevolazione fiscale, per supportare la creazione e lo sviluppo di videogiochi in Italia.

In modo specifico, si tratta di un credito d’imposta riconosciuto alle aziende per la produzione di videogiochi tutti italiani. Una misura che, nelle intenzioni, è stata istituita per incentivare l’industria del gaming. Secondo i dati, infatti, il giro d’affari in questo settore si attesta sui 2,3 miliardi di euro.

Sul sito del Ministero della Cultura, il 16 luglio 2024, è stato pubblicato un decreto direttoriale contenente l’esito dell’istruttoria effettuata sull’ammissibilità delle richieste di credito d’imposta pervenute. Tale decreto riconosce anche il credito d’imposta in via definitiva alle imprese in possesso dei requisiti di accesso.

A chi spetta il bonus videogiochi

Il bonus videogiochi 2024 è un incentivo, sotto forma di credito d’imposta, che spetta alle imprese che producono videogiochi di nazionalità italiana.

Il primo parametro è proprio la nazionalità italiana che viene determinata in base a criteri che considerano la sede legale dell’impresa, la nazionalità dei creatori principali, oltre che altri fattori.

Le imprese beneficiarie devono rispettare anche altri obblighi. In primis, devono comunicare qualsiasi perdita dei requisiti di ammissibilità. È bene far presente che eventuali dichiarazioni mendaci comportano la revoca del contributo e la sua immediata restituzione maggiorata di interessi e sanzioni. Inoltre, si verrà esclusi dalle agevolazioni per altri 5 anni.

La misura, come detto, consiste in un credito d’imposta, ovvero in una riduzione delle imposte dovute all’impresa beneficiaria.

Come ottenere il credito d’imposta per videogiochi

Per ottenere il bonus videogiochi 2024, si devono seguire precisi step. Il primo, ovviamente, è quello di presentare la domanda alla Direzione generale Cinema e Audiovisivo.

Fondamentale è che l’istanza contenga tutte le informazioni e la documentazione necessaria per dimostrare l’ammissibilità al credito d’imposta. Nella compilazione della domanda è molto importante che vengano inserite tutte le informazioni richieste e che venga allegata la documentazione indicata.

Cosa succede dopo aver presentato la domanda per il bonus 2024

Dopo aver presentato le domande, la Direzione generale valuta le domande pervenute. Una volta valutate le domande, sarà pubblicato un decreto con l’esito dell’istruttoria.

Le imprese assegnatarie che ottengono il riconoscimento del credito d’imposta lo vengono a sapere, vedendo la pubblicazione sul sito del Ministero della Cultura. Si tratta di una sorta di notifica ufficiale per i beneficiari.

Durante il suddetto processo, la Direzione potrà chiedere ai beneficiari altri documenti per verificare che gli elementi comunicati e i requisiti corrispondano. Si tratta di un passaggio aggiuntivo, ma facoltativo, per assicurare che solo le imprese che rispettano i requisiti otterranno il credito d’imposta.

Si fa presente, infine, che le imprese devono comunicare tempestivamente qualsiasi variazione che possa influire sulla loro idoneità al beneficio. Questo passaggio deve essere necessariamente effettuato sia dopo l’accoglimento della domanda che nelle fasi successive. Se si comunica tempestivamente qualsiasi variazione, si evita di incorrere in eventuali sanzioni.