Oggi, 21 luglio 2024, Emma Bonino è stata confermata per acclamazione presidente di Più Europa. Ma chi è l’ex pupilla di Marco Pannella, più volta indicata come probabile prima donna presidente della Repubblica?
Chi è Emma Bonino, la carriera politica
Emma Bonino è nata il 9 marzo del 1948 a Bra, in provincia di Cuneo, in Piemonte. E’ una delle figure più autorevoli del radicalismo italiano, protagonista della lotte per i diritti civili, divorzio e aborto su tutte. Ma la Bonino è anche una grande esperta di politica estera. Eletta alla Camera dei Deputati per la prima volta nel 1976, europeista federalista da sempre, tra il 1994 e il 1999 è stata anche Commissaria europea per gli Aiuti umanitari, la politica dei consumatori, la pesca e la sicurezza alimentare. Un ruolo, allora come oggi, molto importante nell’ambito della Commissione Europea, anche perché la chiamava a gestire in prima linea la tragica crisi geopolitica dei Balcani di quegli anni.
Chi è Emma Bonino, la vita privata
Sta di fatto che la Bonino è una figura particolare nell’ambito della politica nazionale anche per la sua vita privata. Cresciuta all’ombra di Marco Pannella, per scelta non ha voluto nè sposarsi nè avere figli. In più: nel 2015 ha annunciato di essere malata di cancro. Da allora, avendo perso i capelli per le cure a cui si è sottoposta, indossa sempre un turbante. Sta di fatto che a ottobre 2023, nel corso della trasmissione “Belve”, la Bonino ha annunciato di essere guarita dal microcitoma polmonare che l’aveva colpita.
Il nuovo incarico politico (con vista sul nuovo centrosinistra)
Oggi, 21 luglio, Emma Bonino, fondatrice nel 2018 di Più Europa, è stata confermata presidente del partito per acclamazione. L’assemblea, spiega il partito in una nota, ha inoltre approvato la mozione generale a prima firma Riccardo Magi, Benedetto Della Vedova e Carla Taibi che dà mandato al segretario Magi di “proseguire, fuori e dentro il Parlamento, l’attività di opposizione intransigente al Governo Meloni, facilitando il coordinamento delle forze di opposizione per contrastare le peggiori politiche della maggioranza, il giustizialismo che aggrava le condizioni carcerarie e la salute dello Stato di diritto in Italia, la logica corporativa che soffoca la crescita, la concorrenza e l’innovazione, contro ogni forma di Stato etico che giudica e punisce le vite delle persone, contro una gestione dell’immigrazione disumana che calpesta la dignità delle persone, contro il cosiddetto premierato e l’autonomia differenziata”. La mozione inoltre chiede al segretario di “verificare i punti di convergenza con le forze liberali, democratiche, progressiste ed europeiste, per promuovere iniziative politiche condivise che segnino una possibile alternativa all’attuale maggioranza al Governo”. Come dire: la Bonino vuole essere protagonista anche del nuovo corso del centrosinistra.