L’orto bisogna conoscerlo per apprezzarne tutte le possibilità che ci offre. Con un po’ di approfondimento si scopre come si possono ricavare deliziose ricette utilizzando anche erbe che sembrano “semplici” infestanti. Un esempio? La portulaca. Ricette con questa pianta spontanea, chiamata anche porcellano comune, se ne possono immaginare tante perché è facile da trovare, da raccogliere e disponibile a farsi trattare in mille modi.
Per chi pratica un’agricoltura industriale o aggressiva, la portulaca è semplicemente un infestante. Si può riconoscere perché è una pianta che cresce e si allarga al livello del suolo, con delle foglie verde intenso e carnose e i gambi di colore rosso-bruno. Ha anche dei fiori caduchi che si aprono per pochissimo tempo al sole e sono di colore giallo. Tanti colori, ma ricette? Portulaca solo infestante o anche golosa? Vedremo come la risposta esatta è la seconda perché questa pianta spontanea ci dà la possibilità di immaginare tantissimi modi per sfruttarne la bontà e le proprietà in cucina.
Che si mangia della portulaca?
Portulaca: ricette da proporre ai nostri ospiti? Ce ne sono. Pensate per prima cosa che di questa pianta si mangia tutto e offre una commestibilità totale: radici, foglie, rami, fiori e semi! Inoltre è ricca di sali minerali e vitamine, Omega 3 e integratori naturali. Interessante al gusto, perché è un perfetto equilibrio fra acidità, amarezza, freschezza e dolcezza. La sua reperibilità, l’abbiamo già detto, è molto semplice: si trova in orti e giardini con facilità. Unica accortezza: sinceriamoci che non vengano utilizzati diserbanti o similari, perché invece di integratori ci mangeremmo, ovviamente, veleni.
Portulaca: ricette da portare in tavola per offrire freschezza e unicità
Al di là dei mille nomi che regionalmente e localmente vengono dati alla portulaca, questa pianta spontanea si può utilizzare nel periodo primaverile ed estivo in tanti modi. Se la raccogliamo o troviamo un ortolano veg che ce la procura, per prima cosa procediamo ad un lavaggio accurato: come detto la portulaca si sviluppa al livello del terreno e quindi vanno eliminati polvere e residui di terra.
La portulaca si può poi mangiare cruda, da sola oppure mescolandola a una misticanza alla quale darà un tocco particolare e inaspettato. Si mangia assieme a patate lesse, cipolle al forno, verdura bollita. Volendo può sostituire i capperi nell’insalata greca e persino nello yogurt trova ottimo spazio. Se si vuole preparare qualcosa di particolare la ricetta è portulaca in insalata con pomodori e menta. Volendo la si può anche triturare finemente per trasformarla in un ottimo pesto. Ecco ingredienti e ricetta:
- Portulaca (circa 70 g di foglie pulite)
- 20 g pinoli (o altra frutta secca)
- sale
- 30 g olio extravergine d’oliva
Per preparare il pesto di portulaca i passaggi sono pochi: selezionare le cimette e le foglie laterali separando il tutto dal fusto. Dopo aver lavato il tutto per bene, metterlo in un mixer (per i puristi nel mortaio) e triturare aggiungendo aglio, sale grosso, peperoncino e frutta secca. Aggiungere olio EVO fino a quando si ottiene una deliziosa crema.
Altre ricette: portulaca sempre protagonista
Volete un’erba spontanea da trasformare in protagonista della vostra cucina? Ecco la portulaca: ricette ne potete inventare a iosa partendo da questo ingrediente facile da reperire e gustoso da mangiare. La portulaca si può lessare e mangiare assieme a uova, prezzemolo e aglio triturati finemente. Si può pastellare come i fiori di zucchina, ma anche saltare in padella con poco olio EVO e uno spicchio d’aglio aggiungendo una spolverata di peperoncino. La portulaca può avvalorare una semplice frittata o diventare l’ingrediente segreto nei ripieni di lasagne, crepes, crespelle, polpette vegane, ravioli.
Portulaca: ricette segrete? Eccola: la vellutata di portulaca. Fatela lessare nell’acqua o nel latte assieme a patate, una carota, una cipolla, sedano. Poi passate il tutto con il mixer a immersione. Infine il sugo per la pasta (ingredienti per due persone):
- 150 g di portulaca (foglie e gambi teneri)
- 2 – 3 pomodori secchi (20 – 30 g)
- olio e sale
Una volta lavata e mondata la portulaca, sminuzzate i pomodori secchi e cuocete il tutto con un giro d’olio in una padella antiaderente. Aggiungete qualche cucchiaio di acqua e salate. Quando la pasta sarà al dente (10-15 minuti) saltatela in padella aggiungendo parmigiano o pecorino grattugiato.