Con la sentenza n. 7442/2024 della Corte di Cassazione, è stato stabilito che su particolari donazioni da genitori a figli non si devono pagare le tasse.

Si tratta di un importante cambio di rotta rispetto al passato che va a rivoluzionare una buona parte della normativa sulle tasse da pagare sulle donazioni.

La decisione, infatti, va ad aggiungere un tassello molto importante, oltre che chiarire molti aspetti della circolare n. 30/2015 dell’Agenzia delle entrate.

Cosa cambia? Quali donazioni dai genitori ai figli sono esentasse?

Quali sono le donazioni da genitori a figli su cui non si pagano le tasse

Nuove regole sulle donazioni dai genitori ai figli, in base alla sentenza n. 7442/2024 della Corte di Cassazione, con cui chiarisce come alcune donazioni in favore dei figli siano esentasse.

Si pagano le tasse sulle donazioni in favore dei figli solo se risultano da atti sottoposti a registrazione, ovvero solo quando venga redatto un atto in cui ci sia una dichiarazione pubblica.

Inoltre, sono soggette a tassazione solo se, avendo un valore superiore a 1 milione di euro, la loro effettuazione sia dichiarata dal contribuente in una procedura di accertamento tributi.

Non si pagano le tasse sulle seguenti tipologie di donazioni dai genitori ai figli:

  • Donazioni informali;
  • Donazioni indirette.

Il primo caso potrebbe riguardare l’esempio classico di un genitore che dà denaro al figlio. Invece, per il secondo caso, possiamo fare l’esempio del genitore che paga la casa del figlio.

Quali sono le donazioni indirette

La donazione, in linea generale, è un atto piuttosto abituale tra membri della stessa famiglia e, soprattutto, dai genitori ai figli. Il più classico degli esempi è la donazione di una casa ai figli.

Anche rispetto al lascito testamentario presenta molti più vantaggi, a partire dall’eventuale conflitto di interessi tra gli eredi. Inoltre, si tratta di un atto immediato e, inoltre, l’altro vantaggio è che non va a creare comunione di beni da dover frazionare un’altra volta.

Passando al lato più economico, la donazione è una forma di trasferimento di proprietà o di beni, da una parte all’altra e senza alcuna forma di pagamento o di compensazione in cambio.

È una formula disciplinata dall’articolo 769 del Codice Civile e si tratta, in senso pratico, di un contratto, il cui concetto di fondo è il seguente: il donante cede senza richiedere alcun saldo a titolo di corrispettivo.

Ci sono due tipologie, quelle dirette e le donazioni indirette. Con la seconda tipologia, un soggetto avvantaggia un altro soggetto con un atto o contratto. La donazione indiretta conviene e il classico esempio è proprio quello di un genitore che intesta la casa ad un figlio, pagando il prezzo direttamente al venditore oppure acquistando direttamente l’immobile e trasferendolo contestualmente al figlio.

Quanti soldi si possono donare a figli senza pagare le tasse

Un ultimo punto dobbiamo farlo, in modo particolare, sulle donazioni indirette. Infatti, per questa tipologia esiste un limite fissato a 1 milione di euro e a 1 milione e mezzo di euro nel caso di figli disabili.

Quando la donazione indiretta superare i valori indicati, si andrebbe ad applicare l’imposta di donazione, pari al 4% della somma eccedente, e di registro con anche l’obbligo di atto notarile.

Inoltre, è obbligatorio anche un altro adempimento. Il donante deve indicare il motivo della donazione, anche qualora non esista un termine per la casuale. Si tratta, comunque, di un passaggio molto importante, anche per evitare eventuali situazioni che potrebbero portare a controlli.

Nella maggior parte dei casi, la causale più indicata è “Liberalità”. Si consiglia comunque di chiedere il parere di un professionista.