Nuovo sanguinoso capitolo nelle proteste contro il sistema di quote del pubblico impiego in Bangladesh. Le forze dell’ordine hanno aperto il fuoco contro gli studenti nella capitale Dacca, secondo quanto emerge dai media locali dall’inizio delle manifestazioni ci sono stati 115 morti.

Dall’inizio di luglio gli studenti universitari sono scesi in piazza per protestare contro il sistema delle quote del pubblico impiego in Bangladesh. Il governo di Hasina ha ripristinato la vecchia legge che prevede che un 30% delle quote vada ai parenti di chi ha combattuto nella guerra di indipendenza del 1971. Questa distribuzione era stata considerata fuori dal tempo e quindi abolita nel 2018 per poi essere ripristinata circa un mese fa.

La polizia spara agli studenti durante le proteste in Bangladesh

In Bangladesh le forze dell’ordine hanno sparato proiettili veri contro i manifestanti nella capitale Dacca. Non è ancora chiaro quante persone siano rimaste ferite nel corso della reazione della polizia. La manifestazione era stata organizzata in violazione del coprifuoco imposto dal governo per contenere i disordini che hanno provocato almeno 115 morti.

Il governo di Hasina da qualche giorno è alle strette. La premier ha schierato l’esercito nelle città dopo i recenti scontri nei quali 300 agenti sono rimasti feriti. Il primo ministro ha anche annullato le sue visite all’estero ed imposto il coprifuoco a mezzanotte che resterà in vigore fino alle 10 di domenica. Nelle grandi città i militari pattugliano le strade.

A questo si sommano anche le misure per limitare l’utilizzo di Internet e dei social network. Le proteste sono state organizzate principalmente su Facebook e su TikTok dopo che Hasina ha rimproverato i giovani per le proteste.

Le accuse contro Hasina

Hasina è accusata da gran parte dei propri cittadini di aver abusato delle istituzioni statali per mantenere il potere che detiene da circa 15 anni. Alla premier sono imputati anche gli omicidi di alcuni attivisti contrari al suo governo. A questa già difficile situazione si sommano anche le difficoltà economiche del Bangladesh: lo Stato asiatico è tra i più poveri al mondo.

La polizia ricevuto da parte di Hasina l’ordine di reprimere con ogni mezzo le proteste in corso. Già negli scorsi giorni diversi studenti sono stati uccisi dagli agenti in tenuta antisommossa.