La canzone spot Enel 2024 “La storia siamo noi” di Francesco De Gregori (il cui titolo è “La storia”) è uno di quei brani che dall’inizio degli ultimi Europei di calcio in Germania, vinti dalla Spagna, si è praticamente incollato nella nostra testa. La pubblicità dell’Enel infatti è andata in onda moltissime volte.

Canzone spot Enel 2024, “La storia siamo noi” di Francesco De Gregori, testo

La storia siamo
noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare.
E poi ti dicono “Tutti sono uguali,
tutti rubano alla stessa maniera”.
Ma è solo un modo per convincerti
a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.
E poi la gente, (perché è la gente che fa la storia)
quando si tratta di scegliere e di andare,
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
che sanno benissimo cosa fare.
Quelli che hanno letto milioni di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
ed è per questo che la storia dà i brividi,
perché nessuno la può fermare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.
La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano.

“La storia”, significato e anno d’uscita

La storia di Francesco De Gregori è uscita nel 1984, incisa inizialmente da Gianni Morandi ma è la versione del suo autore a divenire famosa. È contenuta nell’album del 1985 dal titolo “Scacchi e tarocchi” pubblicato dall’etichetta RCA italiana ed è la prima canzone del disco. Il tema è quello della partecipazione dell’intera collettività al corso degli eventi, questo è un argomento a cui il cantautore romano tiene molto.

In questo pezzo molto intenso e dal testo poetico è inserito anche il tema della giustizia che da un punto di vista laico è dettata proprio dalla storia. Quest’ultima infatti è la sola che, come un giudice super partes, distribuisce a ognuno le sue colpe e i suoi meriti, equamente. Quindi tutti sono chiamati a partecipare alla storia anche chi vorrebbe tirarsi indietro perché non è abbastanza istruito o colto o ricco deve farlo. Perché “La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso”. E anche quando pensiamo di non appartenere alla storia, anche soltanto prendendo una decisione (nel bene o nel male) che può sembrare soltanto personale, stiamo facendo la storia. Prima o poi tutti saremo chiamati proprio dalla storia a fare la nostra parte.

L’insieme di tutte le persone fa la storia e non soltanto certi ceti sociali elitari. Alla fine Francesco De Gregori fa anche un riferimento al canto di libertà e antifascista per eccellenza “Bella Ciao”. La canzone esprime tutto questo soltanto con il suono del pianoforte e con queste semplici ma potenti parole.

Com’è nato il brano “La storia”

La canzone che dura due minuti e 29 secondi è nata una mattina quando Francesco De Gregori è uscito di casa e ha visto che sul marciapiede tante siringhe. E allora pensò che non gli riguardava se suo figlio non si pungeva lì giocando. In quel momento racconta De Gregori è nata questa canzone perché pensò che non siamo noi a fare la storia ma è lei che fa noi: “che ci toglie la sedie da sotto il c*lo, brucia le nostre stanze, ci dà ogni giorno torto o ragione“. La gente può disinteressarti ma poi la storia ti ributta dentro di lei. Il cantautore romano parlò della genesi di questo pezzo in un’intervista rilasciata a L’Unità nel 1988.

Intervistato poi a settembre del 2020 da La Repubblica a proposito della sua canzone che fa da colonna sonora allo spot dell’Enel Francesco De Gregori ha spiegato che le sue parole molto ottimiste non trovano di certo tanto riscontro nella storia del Novecento ma “una canzone è una canzone, non un manuale”. E inoltre anche nella vera storia di questo periodo ci sono stati periodi in cui si può giustificare l’ottimismo di questo pezzo. In sintesi il brano però regala una speranza più che descrivere la realtà dei fatti.