Proseguono le proteste studentesche in Bangladesh contro la riforma delle quote del lavoro oggi 19 luglio 2024. Le manifestazioni vanno avanti dalla scorsa settimana da quando il governo di Sheikh Hasina ha reintrodotto la tanto contestata riforma che prevede l’assegnazione del 30% dei posti di lavoro pubblici ai familiari di chi ha combattuto la guerra civile del 1971.

La situazione è degenerata da quando la premier ha ribadito nel corso di un’intervista che le proteste erano irrispettose nei confronti dei parenti di chi ha combattuto il conflitto che ha portato alla secessione del Bangladesh. Nelle ultime ore il bilancio è salito a circa 50 morti mentre sono rimaste ferite almeno 700 persone.

Proteste in Bangladesh oggi 19 luglio 2024

Sono cinquanta le persone che hanno perso la vita a seguito degli scontri con le forze dell’ordine in questi sette giorni. La maggior parte delle vittime della brutalità della polizia bengalese sono studenti universitari appartenenti a sindacati universitari come il Movimento contro la Discriminazione.

La riforma delle quote s’inserisce in un contesto economico molto critico. Il Bangladesh è uno dei Paesi più poveri al mondo e molte persone sono costrette a sopravvivere con meno di un dollaro al giorno ed il lavoro, soprattutto per i giovani, scarseggia. Da questo punto di vista, la scelta di ‘tagliare fuori’ una parte della popolazione giovanile da impieghi pubblici non è stata accolta positivamente.

L’arresto del leader dell’opposizione

Le forze dell’ordine hanno arrestato uno dei principali leader dell’opposizione nella capitale Dacca. Il portavoce delle forze dell’ordine ha comunicato che Ruhul Kabir Rizvi Ahmed, uno dei leader del Partito Nazionalista del Bangladesh, è stato arrestato. Non sono state fornite ulteriori motivazioni a riguardo.

Gli studenti invocano anche le dimissioni della premier Sheikh Hasina. Il primo ministro è ritenuto il principale responsabile della reintroduzione del sistema di quote dopo sei anni dalla sua abolizione. Da giorni si stanno inasprendo le misure contro i manifestanti: Internet è stato limitato in gran parte del Paese.