Morata-Milan è quel colpo di fulmine di mezza estate che convince, ma non appieno. Non per le capacità del capitano della Spagna, fresca campione d’Europa, quanto per il suo apporto in zona gol. Perchè Alvaro non è quel bomber capace di andare a rete con continuità, bensì una punta che dialoga più con i compagni. Non ha le caratteristiche di Giroud, ecco perchè qualche dubbio su Morata permane. Non per Simone Braglia, che invece ha le idee chiare: “Lui è un buon colpo, ma non basta assolutamente per poter parlare di scudetto”.

L’ex portiere rossonero (1997-1998) ne è convinto, non tanto per un discorso relativo a Morata, quanto nell’insieme di una squadra “che ha bisogno di acquisti in ogni reparto“, sottolinea Braglia, così da permettere al MIlan di poter puntare oltre al secondo posto. e far lavorare nel migliore dei modi quel Paulo Fonseca ancora sotto critica da parte di alcuni tifosi. “Sinceramente non capisco questo astio, parliamo di un tecnico di valore, va lasciato lavorare”, afferma Simone Braglia in esclusiva a Tag24.

Morata al Milan, colpo da scudetto? Le parole di Simone Braglia a Tag24

Alvaro Morata abbraccia il Milan, sarà lui a sostituire Olivier Giroud in attacco, anche se per Simone Braglia il lavoro da fare deve essere ancora molto.

D: Morata colpo da scudetto?

R: Un po’ presto per dirlo. Sicuramente è un giocatore imprescindibile per quelle che possono essere le politiche del Milan, ma c’è tutta una rosa da completare. Morata non è una prima punta, e se i rossoneri ne vogliono una come Giroud, allora devono ancora lavorare in tal senso, perché Morata non basta.

D: Un po’ poco quindi.

R: Secondo me sì dal punto di vista della rosa, ma bisogna vedere anche le eventuali conferme di Maignan e Theo Hernández. Oltre a questo, serve anche essere decisi in altre zone del campo.

D: Sta di fatto che si è deciso di puntare ad un attacco diverso, Morata ha altre caratteristiche rispetto Giroud, un cambiamento che può portare ad una novità vincente? I tifosi si aspettano più del secondo posto.

R: Non dipende solo da una questione tattica, così facendo si ricadrebbe solo sulle responsabilità dell’allenatore, che è influente fino a una certo punto, perché alla fine deve fare i conti con chi ha in rosa. Facendo un paragone rispetto all’anno scorso, il Milan ha dimostrato di avere una fragilità difensiva importante; dunque, non è un discorso di completamento del reparto d’attacco, ma anche in difesa e centrocampo.

Braglia: “Non capisco le critiche a Fonseca”

Non solo mercato, Simone Braglia si è soffermato anche sulla figura di Paulo Fonseca, ancora contestato da una parte dei tifosi.

D: Tra difesa e centrocampo, qual è il reparto che va sistemato di più?

R: Io credo che un difensore e un centrocampista d’interdizione vadano presi per forza di cose.

D: Un mercato importante per aiutare Fonseca, che alcuni tifosi ancora criticano. Ma perché ce l’hanno tanto con lui?

R: Sinceramente non lo so. Non è il nome che molti si aspettavano rispetto agli altri in circolazione, come un Conte o De Zerbi, sta di fatto che non so da dove derivi questa sfiducia. Io dico che bisogna lasciargli la possibilità di lavorare bene, è un allenatore che al Milan può far bene, anche se gli va dato tempo; ma quest’ultimo potrebbe essere lesivo o meno in base a ciò che la stagione dimostrerà.