L’Inter ha un nuovo piano per arrivare ad Albert Gudmundsson. I nerazzurri lo hanno puntato da mesi e Inzaghi sarebbe felice di poterlo inserire nel gruppo. Il Genoa sa di avere tra le mani un giocatore importante e vuole ricavare il massimo possibile. Nei giorni scorsi sembrava che Marotta avesse abbandonato la trattativa e invece la dirigenza interista sta continuando a muoversi. L’ultima idea sarebbe quella di proporre al Grifone un prestito oneroso, che possa partire da una base di 10 milioni di euro, aggiungendo però un semplice diritto di riscatto e non un obbligo. Sul calciatore infatti pende una denuncia per violenza sessuale in Islanda e prima di chiudere l’operazione, che sarebbe da 30 milioni di euro, la dirigenza nerazzurra vuole essere certa di poterlo utilizzare. Ma per l’Inter, Gudmundsson è il nome giusto per la Champions? Antonio Sabato, ex mezzala nerazzurra, risponde a Tag24
Inter-Gudmundsson, colpo per la Champions? Sabato a Tag24
D: L’Inter insiste per Gudmundsson, che ne pensi? Può dare qualcosa in più ai nerazzurri?
R: Assolutamente sì, è un profilo che mi piace perchè si può utilizzare in diverse posizioni. Gudmundsson ha dimostrato di poter fare l’esterno, la seconda punta, di avere qualità e personalità. Gli islandesi sono giocatori universali e che si adattano facilmente. Gioca già in Serie A e anche questo è un vantaggio, perchè sarebbe pronto sin da subito. Non avrà problemi nell’eventuale passaggio all’Inter.
D: E’ un colpo che può essere d’aiuto per la Champions?
R: A livello internazionale ha giocato solo con la propria Nazionale, ma non è certo uno che ha grande esperienza in Champions. Credo che in questo senso siano più importanti gli acquisti di Taremi e Zielinski, che invece l’hanno già giocata spesso. Credo che all’Inter bastino questi per provare ad arrivare in fondo anche in Europa. Poi se dovesse arrivare anche qualche difensore, meglio ancora.
D: Su Gudmundsson però pesa il processo che sta procedendo in Islanda. Che ne pensi?
R: E’ una vicenda delicata, che fa parte della sua sfera privata. E’ chiaro che so dovesse avere colpe, sarà condannato, ma io non posso star qui a giudicare. A livello sportivo invece è un’altra cosa.
La lotta scudetto e il mercato
D: L’Inter resta la squadra da battere, considerado anche il mercato delle altre finora?
R: Penso proprio di sì. Sento tante voci rispetto alle altre squadre, ma i nerazzurri sono stati confermati tutti e in più si sono aggiunti giocatori importanti. Taremi, Zielinski e non solo, sono colpi intelligenti e adesso la dirigenza sta continuando a lavorare per rinforzare ancora questa rosa. Il gap con le altre è notevole e per fare bene devono macinare tutte tanto gioco.
D: Il timore, alla fine del campionato, era che potesse partire qualche big. Tu hai avuto questa sensazione, o no?
R: La proprietà è cambiata e non penso che, con l’uscita di Zhang, la nuova società abbia mai pensato di presentarsi con una cessione importante. Sarebbe stato un pessimo bigliettino da visita. C’è stato qualche giocatore che aveva ipotizzato di andare via, vedi Calhanoglu o Dumfries, piuttosto che qualche chiacchiera su Barella, ma alla fine stanno rinnovando tutti. Lautaro ha prolungato e ora lo ha fatto anche il mister, non penso che l’Inter voglia cedere nessuno.
D: Il rinnovo del mister era un atto dovuto per quanto fatto nell’ultima stagione?
R: Il mister è maturato tantissimo, la squadra gioca bene e i giocatori sono stati valorizzati. Inzaghi continuerà a fare bene e se riuscisse ad arrivare anche in fondo in Champions, farebbe cosa gradita a tutti.
D: Lautaro Martinez si è confermato anche in Nazionale. E’ uno dei più forti del mondo attualmente?
R: Mancava solo la consacrazione con la Nazionale, perchè a livello di club aveva già dato tutte le sue risposte. Ha vinto il campionato e ora anche la Copa America, più di così cosa deve fare?