La Roma insiste per Soulè, ma per ora la Juventus non vuole mollare la presa. Ieri i giallorossi hanno formulato la prima offerta ufficiale, che è stata prontamente respinta al mittente dai bianconeri, ma non finirà di certo qui. L’attaccante ex Frosinone si sta allenando agli ordini di Thiago Motta, ma nella capitale avrebbe sicuramente un ruolo centrale nel progetto di De Rossi, che continua a chiedere a gran voce alla società l’argentino. La distanza al momento però è parecchia perchè la Roma ha offerto 25 milioni, mentre la prima richiesta della Juventus è di circa 40. Soulè però in cima alla lista di Ghisolfi, anche se non è l’unico nome trattato. Tra un mese esatto inizierà il campionato e per ora i giallorossi si sono mossi pochissimo. La Roma vuole Soulè per lottare per la Champions, ma è l’attaccante giusto? A Tag24 risponde Gaetano D’Agostino, ex centrocampista giallorosso.
Roma su Soulè, bomber da Champions? D’agostino a Tag24
D: L’ultimo nome di mercato è quello di Soulè, per cui la Roma sta continuando ad insistere. Ti piace? Fa al caso dei giallorossi?
R: E’ un giocatore che mi piace tantissimo, sia per l’immediato che in prospettiva. Credo che si tratta di un attaccante che potrebbe portare anche a una grossa plusvalenza, perchè può crescere ancora tantisismo e credo che non abbia assolutamente raggiunto il massimo delle sue potenzialità. E’ un investimento che, se andasse a buon fine, sarebbe un grande colpo per la Roma.
D: Con l’arrivo eventuale di Soulè, la Roma punta alla Champions?
R: Credo che l’arrivo di Soulè porterebbe tasso tecnico altissimo, imprevedibilità e freschezza. Per il quarto posto però non basta solo Soulè.
D: Pensi che sarebbe un sostituto di Abraham, o l’attaccante inglese rimarrà?
R: Qualora la Roma non riuscisse a venderlo, dovrebbe rimanere per forza. A prescindere da questo però, credo che i giallorossi abbiano bisogno di un attaccante importante, che possa fare la differenza.
Il progetto Roma e la fiducia in De Rossi
D: Credi nel progetto di De Rossi? Quali sono le tue aspettative?
R: Daniele ha dato un’impronta importante nel momento in cui è arrivato. Poi la squadra è calata, ma credo che questo sia fisiologico. Hanno dato tanto nel primo periodo. Adesso però ha potuto iniziare sin dal ritiro con le sue idee, ha scelto lui il carico di lavoro e ha fatto le sue richieste alla società. Nei ritiri si lavora in base alla filosifia di calcio che vuoi fare. Era importante per lui partire da zero. Iniziare con la propria metodologia di allenamento e magari con i nuovi acquisti, è fondamentale. Io ho molta fiducia in Daniele, lo reputo un uomo intelligente, furbo e preparato. E’ un tecnico ambizioso, vuole far bene e raggiungere traguardi importanti.
Il mercato della Roma è partito a rilento. Hai fiducia nei confronti della dirigenza giallorossa o ti aspettavi qualche colpo in più?
R: I tempi sono questi, ma è normale che i tifosi si aspettino sempre qualcosa all’inizio. Le Fée è un centrocampista che io non conoscevo, ma hanno speso una cifra importante e questo mi fa pensare che ci credano molto. Ho fiducia e penso che si voglia trovare qualcuno importante anche in attacco e sui terzini, soprattutto a destra. Serve qualcuno in grado di alzare il livello tecnico della squadra.
D: Federico Chiesa è un’operazione ancora fattibile?
R: Non vedo altre squadre che hanno fatto carte false per prendere Chiesa e per me è ancora fattibile. Per lui sarebbe l’ambiente ideale, e si è già visto con Dybala. Con tutto il rispetto per Torino, ma il calore dei tifosi della Roma è paragonabile solo a Napoli, al Boca e a poche altre piazze di livello mondiale. Lui viene da stagioni altalenanti e ricevere tanto amore e tanto affetto potrebbe fargli bene e potrebbe tornare ai suoi livelli. L’importante è che ci sia la volontà seria del giocatore. Deve arrivare solo se è convinto, altirmenti i tifosi se ne accorgono e ti fanno giocare male.