In casa Roma sono giorni caldi sul mercato. I giallorossi si stanno muovendo per rinforzare la rosa e dare a mister De Rossi una formazione competitiva. Finora è arrivato solo Enzo Le Fèe, troppo poco per una squadra che vuole tornare in Champions League a tutti i costi.

Al momento il nome forte è quello di Matias Soulé, esterno della Juventus per cui la Roma ha offerto 26 milioni di euro. L’ex attaccante giallorosso Marco Delvecchio, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio Manà Manà Sport Roma, ha commentato il possibile arrivo del classe 2003.

Roma, arriva Soulé? Delvecchio: “Ha tanta voglia di far bene”

Delvecchio ha promosso l’acquisto di Soulé a Radio Manà Manà Sport Roma. Secondo lui, infatti, il sudamericano potrebbe portare grande qualità e voglia di fare. Non è mancato un passaggio su Federico Chiesa, anche lui nel mirino del ds Ghisolfi.

D: Tra Chiesa e Soulé chi prenderesti e chi ti convince di più?

R: Chiesa è un giocatore consolidato anche se ha avuto qualche problema fisico. Se deve venire controvoglia perché ambisce a una squadra che giochi la Champions League allora prendo Soulé. L’argentino ha tanta voglia, si è già promesso alla Roma e ha fatto molto bene quest’anno. Tra virgolette può essere anche meno scomodo per Daniele De Rossi.

Tra En-Nesyri e la permanenza di Abraham

Il discorso si è poi spostato su Youssef En-Nesyri, altro nome che è in orbita giallorossa per rinforzare il reparto offensivo. L’arrivo di un centravanti è d’obbligo visto che, dopo l’addio di Romelu Lukaku, è rimasto il solo Tammy Abraham.

D: Ti convince il nome di En-Nesyri?

R: È un ottimo giocatore, ma quando prendi un attaccante estero devi sempre vedere se si adatta bene al calcio italiano. Penso che la Roma debba fare anche molto sugli esterni e in difesa. Poi bisogna prendere due punte valide.

D: Invece su Abraham?

R: Quando hai un infortunio al crociato torni abbastanza bene ma dopo due anni si ripresenta sempre qualche problemino. Credo che Abraham potrebbe avere qualche noia fisica durante questa stagione. Può essere un buon giocatore ma non un punto di riferimento. Bisogna avere un altro attaccante titolare di grande livello, non ci si può presentare solo con lui e Dybala.